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L’ospedale di Biancavilla sarà un altro centro Covid Nuovi posti di Malattie infettive e Terapia intensiva
L’ospedale di Biancavilla da domani sarà il Covid hospital della fascia sud-occidentale dell’Etna. Sono partiti da 48 ore i lavori di riconversione di alcuni reparti del presidio ospedaliero biancavillese da parte della direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania. Il Maria Santissima Addolorata di Biancavilla ospiterà contagiati che necessitano di una degenza ospedaliera: nell’ipotesi che il quadro clinico di uno o poi pazienti dovesse peggiorare la struttura è pronta con la sua Rianimazione.
Previsti, pertanto, 22 nuovi posti letto che troveranno collocazione nei reparti di Medicina, Chirurgia e Ortopedia. In particolare il reparto di Medicina già da lunedì è chiuso per essere riconvertito secondo quando disposto dall’Asp etnea. I pazienti sono stati trasferiti in due cliniche a Catania. Da domani si procederà a convertire il resto dei due reparti. I pazienti di Chirurgia e Ortopedia saranno ricollocati nel presidio ospedaliero del Santissimo Salvatore a Paternò.
Il nosocomio biancavillese è dotato di una Rianimazione con sei posti letto: nella necessità si aggiungerebbero altre due postazioni. Per fare i conti: Biancavilla avrà dieci posti letto da subito, mentre gli altri 12 dovrebbero essere operativi dal prossimo 10 aprile.
A Paternò, invece, all’ospedale Santissimo Salvatore stanno per essere ultimati i lavori per l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria. Lì saranno realizzate delle stanze di isolamento per pazienti in attesa del risultato del tampone. Per il momento sono previsti tre posti letto. Il Comitato per la difesa dell’ospedale di Paternò aveva avanzato la proposta di riaprire una delle ali chiuse del nosocomio paternese dove, vista l’emergenza coronavirus, sarebbe stato possibile, secondo il Comitato, ospitare 50 posti letto proprio per gli infetti da Covid-19. Proposta portata avanti del deputato regionale Gaetano Galvagno, il quale ha presentato una mozione all’Ars.