Processo per la morte di Nicole, arriva la sentenza Condannata per omicidio colposo una ginecologa

Cinque anni e nove mesi per omicidio colposo, lesioni e false attestazioni. Questa la condanna più pesante, comminata alla ginecologa Maria Ausilia Palermo, nel processo di primo grado per la morte della piccola Nicole Di Pietro. Deceduta, il 12 febbraio del 2015, tre ore dopo la nascita all’interno della clinica privata Gibiino. A leggere il dispositivo è stata la giudice monocratica Giuseppina Montuori. Assolti dall’accusa di omicidio colposo il neonatologo Antonio Di Pasquale e l’anestesista Giovanni Giibino. Entrambi, però, sono stati condannati a tre anni e al pagamento delle spese processuali per falso. A completare la lista degli imputati è l’ostetrica Valentina Spanò che è stata condannata a tre anni e due mesi per false attestazioni

Nel procedimento sono otto le parti civili ammesse: i genitori della neonata, i nonni materni e paterni, l’assessorato regionale alla Sanità e la casa di cura. I legali dei familiari di Nicole, gli avvocati Michele Ragonese e Mary Chiaromonte, hanno citato in giudizio la clinica, così la casa di cura, assistita dal penalista Tommaso Tamburino, che è presente nel procedimento con un doppio ruolo: di parte lesa e parte civile. Nell’ambito del processo la ginecologa Palermo è stata condannata anche al risarcimento dei danni in favore della casa di cura Gibiino.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la morte della neonata sarebbe avvenuta per «condotte gravemente colpose, attive e omissive». A mancare sarebbe stato il monitoraggio durante il travaglio, cosa che «avrebbe consentito di prevenire la sofferenza fetale, poi verificatasi, ricorrendo a un parto cesareo d’urgenza». Subito dopo la nascita, sarebbero state sbagliate le manovre di rianimazione eseguite. Di Pasquale e Gibiino, poi, avrebbero «attestato il falso» nella cartella clinica di Nicole rispetto alle manovre praticate e alle condizioni di salute della bambina immediatamente dopo la nascita. Ieri, a poche ore dalla sentenza, la madre Tania Laura Egitto aveva pubblicato un post su Facebook per annunciare l’appuntamento con la decisione di oggi: «Domani forse è quel giorno che tanto abbiamo aspettato, domani forse il giudice emetterà la sentenza di primo grado, domani forse finalmente avrai giustizia #giustiziapernicole tu con noi per sempre».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Una settimana che, partendo di lunedì 29 dicembre, chiude e apre un anno: con un oroscopo che porta con sé i doni che tutti i dodici valuteranno. Il nuovo si apre con una speranza più sentita che mai. Con dei cambi planetari che stravolgeranno tutto e daranno il via a cambiamenti fondamentali che modificano un’epoca. […]

Buone notizie per i segni di terra – Toro, Vergine e Capricorno -, con un oroscopo 2026 fatto di conquiste. C’è poco da invidiarli: i tre, in questo 2025, sono stati spesso messi a dura prova. E l’anno nuovo arriva per raccogliere i frutti del loro impegno. Portando sorprese al Toro, che si è mosso […]

Il 2026 di voi Capricorno è caratterizzato da un’andatura decisamente positiva e baldanzosa, con l’oroscopo che segnala nuove teorie e orizzonti. Che fanno crescere in voi la stima e la fiducia nei vostri progetti di vita. Finalmente un sorriso, insomma, per voi che chiudete questo 2025 stanchi e pure un po’ tesi. Non senza qualche […]

Abbiamo già parlato di bollette. E di come, da costo pressante per le imprese, possa essere affrontato con una strategia. Purché efficace. Con strumenti come il bando Sicilia efficiente (trovi i consigli qui), per ridurre in maniera strutturale il costo dell’energia e finanziare l’investimento con un contributo a fondo perduto significativo. Ma c’è un aspetto […]