Scala dei Turchi, la proposta del proprietario al Comune «Incassi del 70% sul brand per chiudere il contenzioso»

«Mi ha stupito leggere questa notizia sui giornali. I consiglieri d’opposizione che hanno lanciato l’allarme nei giorni scorsi erano a parlare con me e non mi hanno dato l’impressione di essere in disaccordo». Replica così Lillo Zicari, il sindaco di Realmonte, alla notizia, diffusa questa mattina dal quotidiano La Repubblica, della proposta fatta pervenire al Comune dal proprietario della Scala dei Turchi, la principale attrazione turistica del territorio.

Il sito, che ogni anno viene visitato da migliaia di turisti curiosi di vedere da vicino la marna, è composto da tre particelle catastali che appartengono tutte a un pensionato, ex dirigente della Camera di commercio di Agrigento. Ferdinando Sciabarrà, questo il suo nome, ha scoperto di essere proprietario alcuni anni fa. Una sorpresa a cui è seguita l’intenzione di fare valere i propri diritti sul sito, al punto che era stato confezionato anche un progetto per delimitare l’intera Scala dei Turchi. Ipotesi che destò la preoccupazione di quanti temevano di dovere rinunciare a una delle principali bellezze della Sicilia.

Da quella vicenda ne è nato un contenzioso che vede da una parte il Comune e dall’altro Sciabarrà. La disputa per il momento è nella fase di mediazione, passaggio obbligatorio in cui i contendenti sono tenuti a cercare un accordo. Ed è in questa cornice che va letta la proposta fatta da Sciabarrà all’ente, oggi guidato da Zicari: la proprietà del bene passerebbe al Comune in cambio del 70 per cento dei ricavi provenienti dal brand Scala dei Turchi. Per fare un esempio: se un giorno Dolce & Gabbana tornassero a girare un video promozionale in Sicilia e scegliessero il celebre sito di Realmonte, larga parte di quanto pagato per usufruire della scogliera finirebbe nei conti di Sciabarrà.

«Al momento si tratta solo di un’idea, da valutare nella consapevolezza che ci troviamo davanti a documenti che provano che la proprietà dell’area non è del pubblico», commenta Zicari. Il primo cittadino non si sbilancia sulla posizione dell’ente. «Bisogna parlarne con gli avvocati e chiaramente anche con il resto della giunta», sottolinea. In ogni caso ogni decisione dovrà essere varata dal Consiglio comunale. Anche se, dopo l’uscita dei consiglieri d’opposizione, la sensazione è che l’intero consesso civico potrebbe essere coinvolto soltanto quando ci sarà da votare. «Nei giorni scorsi avevo aperto il confronto con tutti, adesso non credo di essere più tenuto a parlare con l’opposizione», taglia corto Zicari. 

La Scala dei Turchi nell’ultimo anno è stata più volte al centro dell’attenzione. Dopo i crolli di fine 2017, la Regione ha investito oltre 400mila euro per rimettere in sicurezza il sito, poi riaperto a inizio della stagione estiva. Il problema legato ai cedimenti è tornato a ripresentarsi nei giorni scorsi. A denunciare il distaccamento di alcune porzioni di marna è stata l’associazione ambientalista Mareamico.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]