L'organo di ultimo grado della giustizia sportiva, presieduto da Franco Frattini, rinvia le sentenze che porrebbero fine al caos sui ripescaggi in Serie B. Bisognerà attendere, dunque, tra lunedì e martedì per sapere in quale categoria giocheranno i rossazzurri
Calcio Catania, il verdetto slitta a inizio settimana Il Collegio di garanzia del Coni prende altro tempo
«Non era giusto decidere frettolosamente su un argomento così delicato. Ognuno di noi ha preso molti appunti su argomenti importanti: abbiamo valutato il fatto che domenica non si gioca ed era giusto evitare di prendere decisioni avventate»: le parole rilasciate alla stampa dal presidente del Collegio di Garanzia del Coni Franco Frattini fanno ulteriormente trattenere il fiato ai tifosi di mezza Italia, rinviando le sentenze in merito al format della Serie B e alle eventuali ripescate all’inizio della prossima settimana, tra lunedì e martedì. Una decisione che, di fatto, farà slittare anche la stesura dei calendari di Serie C, prevista inizialmente per domani alle 18.
L’udienza al Collegio di Garanzia del Coni è stata lunga e combattuta: cominciata attorno a mezzogiorno, si è conclusa poco prima delle 16. Una seduta che, stando a quanto dichiarato alla stampa dall’avvocato Ida Linda Reitano, che con l’avvocato Eduardio Chiacchio fa parte del pool di legali che ha preso le difese del Calcio Catania, si è caratterizzata per l’elevatissimo profilo dei professionisti coinvolti. Le posizioni assunte durante il dibattimento, in tal senso, sono state chiare ed inequivocabili. I legali della Federazione hanno sottolineato, anzitutto, la gravità della denuncia penale per abuso d’ufficio presentata dal Catania nei confronti del commissario Roberto Fabbricini, evidenziando come la Figc risarcirà tutte le squadre (Catania inclusa) che hanno presentato due fideiussioni per l’iscrizione a B e C.
La Lega B è ovviamente dalla stessa parte della barricata: i legali hanno sottolineato come il ragionamento andasse fatto sulla legittimità della questione, più che sul merito, facendo leva sulla discrezionalità delle istituzioni chiamate ad amministrare e sulla totale sintonia con la Federazione. Concetti rafforzati dalla Procura federale che, nel dibattimento, ha evidenziato come il diritto al ripescaggio fosse semmai una «eventuale integrazione». Di tutt’altro tenore, chiaramente, i pareri degli avvocati delle squadre che chiedono il ritorno della B a 22 squadre. Siena e Pro Vercelli hanno sottolineato come quella che regola i ripescaggi sia una norma vera e propria, regolamentata anche a livello federale: elemento che legittima il diritto delle richiedenti alla riammissione in B.
Novara e Catania, poi, hanno posto l’attenzione sulla contraddizione che sta alla base delle delibere del 13 agosto scorso, con cui il Commissario Figc Fabbricini ha autorizzato la Lega B a varare un inedito campionato a 19: dietrofront clamoroso rispetto al comunicato del 3 agosto, nel quale invece si ribadiva come il format della categoria non potesse che essere a 22. A scombinare gli equilibri è arrivata anche la richiesta, da parte del Novara, di una preliminare eccezione di inammissibilità su tutti i ricorsi presentati contro la sentenza della Caf: una finezza giuridica che potrebbe far saltare i piani di Lega e Figc. «Attendiamo la sentenza con fiducia, sicuri di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità: noi siamo sereni, tranquilli e privi di ogni scrupolo». La serenità dell’avvocato Eduardo Chiacchio rimane l’unica certezza alla quale, al momento, possono aggrapparsi i tifosi.