Secondo giorno di scioperi e blocchi in Sicilia. Dopo le accuse al Movimento dei forconi e a Forza d'urto di essere vicini al partito di estrema destra Forza Nuova o all'Mpa del Presidente Lombardo e di usare metodi violenti, i manifestanti si difendono: «Siamo tutte brave persone». Nessun problema alla circolazione, ma le scorte di benzina in città si assottigliano
«Siamo solo per la Sicilia» I Forconi negano appoggi politici
«Nessuna bandiera qui, nessun partito. Siamo solo per la Sicilia». I manifestanti del movimento dei Forconi e Forza d’urto, nel secondo giorno di blocco stradale al casello di Catania, negano qualsiasi coinvolgimento con Forza Nuova e con l’Mpa. L’indiscrezione, secondo la quale dietro alla protesta di questi giorni si muovano i due partiti, viene rispedita al mittente. E a proposito delle minacce, denunciate da alcune persone soprattutto nei paesi della piana etnea, dichiarano «Sono sicuramente voci infondate, siamo tutte brave persone».
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A San Gregorio la situazione è tranquilla, nessun momento di tensione nel corso del blocco, come invece è avvenuto a Lentini. Nel piccolo centro siracusano, un manifestante è stato ferito lievemente al volto da un ambulante che aveva provato a scavalcare la lunga fila di furgoni e camion. Dalla compagnia locale dei Carabinieri arrivano le rassicurazioni: l’uomo ferito è già stato dimesso, mentre l’aggressore è già stato segnalato alle forze dell’ordine.
A Catania, le auto scorrono senza problemi, vengono bloccati solo i mezzi pesanti, e – come è accaduto anche ieri – non tutti sono contenti. Come un signore proveniente da Palermo con un piccolo furgone: «Sono stato fermato già tre volte oggi. Se lo sapevo stavo a casa. Non è giusto, non si concluderà nulla con questo sciopero», sbotta. Due camionisti bulgari sono accanto al proprio automezzo – immenso e fermo – con l’aria spaesata. «Ci hanno detto di fermarci, non parliamo bene italiano», sono le poche cose che dichiarano.
Gli automobilisti di passaggio dal vicino distributore di Aci Sant’Antonio est sono in genere a favore della protesta. «Guardi, io vengo da Modica, sono partito presto per andare a Messina, per paura dei blocchi. Ma l’autostrada è libera, c’è meno traffico del solito, ho perso solo dieci minuti all’ingresso di Rosolini e qui a San Gregorio», racconta un uomo con la famiglia al seguito. E sullo stesso tono un ragazzo di Randazzo, diretto a Catania per una visita militare: «Nessun problema, ci hanno fatto passare subito. E dietro di noi c’era un’ambulanza, l’hanno fatta passare velocemente».
In città, sembra che il problema principale sia quello legato ai rifornimenti. «Ci siamo premuniti prima, quindi nessun problema», spiega un’altra famiglia in viaggio verso Messina. Del resto, lungo l’autostrada il carburante non manca, probabilmente per via delle maggiori riserve. Discorso ben diverso a Catania, dove – come mostra la nostra mappa – ormai quasi tutti i rifornimenti hanno esaurito le scorte.
Situazione calma, con pochi disagi per gli automobilisti. Tanto che per il luppinaro del casello si tratta di una giornata normale. «E che fa, non lavoriamo?» risponde, mentre un automobilista gli porge i soldi.