Nella mattina di oggi i mezzi del Comune di Catania, su disposizione della procura, hanno cominciato ad abbattere un immobile da circa 60 metri quadrati. Le prime violazioni erano state accertate addirittura all'inizio degli anni '90. Il proprietario si era rifiutato di procedere autonomamente all'eliminazione dell'edificio
Oasi del Simeto, demolita una villetta abusiva Le ruspe al lavoro 18 anni dopo la sentenza
Proseguono, all’interno dell’oasi del Simeto, le demolizioni di costruzioni abusive realizzate in violazione delle norme edilizie. Questa mattina le ruspe del Comune di Catania, su disposizione della procura, sono tornate in azione al villaggio Delfino, in via Ombrina, per demolire una villetta di circa 60 metri quadrati su un’unica elevazione, realizzata senza le autorizzazioni necessarie. In questo modo è stata data esecuzione a una sentenza di condanna pronunciata nel 2000, passata in giudicato, incentrata su violazioni edilizie accertate nei primi anni ’90, poi proseguite dall’autore anche negli anni successivi. La procura ha inoltre disposto, a carico del proprietario dell’immobile, il ripristino dello stato dei luoghi.
Anche stavolta, come nei precedenti casi, era stato concesso al proprietario della villetta abusiva un termine per provvedere autonomamente all’abbattimento, una soluzione per altro più vantaggiosa per il diretto interessato. Il quale però non ha mai proceduto, rendendo inevitabile l’abbattimento forzoso. I cui costi saranno addebitati proprio all’autore dell’abuso.
Dal canto suo, il proprietario aveva presentato istanza di revoca dell’ordine di demolizione, ma la stessa era stata rigettata nel 2015. Sul posto, già dalle prime ore del mattino, hanno operato i mezzi messi a disposizione dal Comune. I rifiuti prodotti dall’abbattimento, grazie ai veicoli di una impresa confiscata alla criminalità e gestita da un amministratore giudiziario, verranno conferiti in una discarica autorizzata. I lavori proseguiranno per alcuni giorni.