Professore democratico

Il nucleo di valutazione di Ateneo dell’Università di Catania ha chiesto al preside del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare, prof. Spoto, di concretizzare ciò che già da anni si tenta di fare a Scienze: far entrare l’inglese all’interno dei corsi di studio. Il professore ha scritto una lettera chiedendo pareri, consigli o eventuali perplessità proprio agli studenti di chimica. Eccola:

Lettera agli studenti scritta dal prof. Spoto, preside del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare

 Cari Studenti,

desideravo avere un vostro parere circa l’ipotesi di considerare la lingua inglese come lingua “ufficiale” del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare. Sottolineo che la cosa in ogni caso non riguarderebbe i corsi attivi ma, se si decidesse di procedere in tal senso, i corsi che attiveremo nei prossimi anni.

L’idea viene fuori sia da indicazioni generali che, in modo informale, sono partite dal Nucleo di Valutazione del nostro Ateneo, ma anche, più nello specifico, da una sollecitazione che abbiamo di recente ricevuto da alcuni componenti di rilievo delle strutture di gestione e valutazione della didattica del nostro Ateneo. Essendo il nostro visto come uno dei corsi d’eccellenza del nostro Ateneo ci si chiede di essere tra i primi a decidere di fare questo passo.

Vi anticipo che tra noi docenti tende a prevalere la perplessità secondo cui una simile scelta potrebbe scoraggiare gli studenti che intenderebbero iscriversi al corso. Ciò significa che è molto probabile che si partirà, con il nuovo anno accademico, con scelte che gradualmente porterebbero al risultato di tenere tutte le lezioni in lingua inglese. L’opzione di introduzione graduale al momento vagliata, e che potrebbe essere attuata a partire dal nuovo corso (A.A: 2011-2012) potrebbe essere:
– tutti i docenti del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare si dichiarano disponibili a tenere le lezioni del proprio corso in lingua inglese;
– su richiesta degli studenti tutte o parte delle lezioni saranno tenute in lingua italiana;
– in presenza di studenti non italiani le lezioni saranno tenute esclusivamente in lingua inglese;
– il materiale didattico sarà in lingua inglese;
– le tesi di laurea verranno redatte in lingua inglese (a tal proposito si precisa che una parte significativa dei laureandi del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare ha già sottoposto tesi di laurea redatte in lingua inglese);
– il corso di Seminari in Chimica Biomolecolare sarà tenuto in lingua inglese;
– verranno attivate iniziative atte ad incrementare il livello di internazionalizzazione del Corso di Laurea Magistrale in Chimica Biomolecolare sulla base di convenzioni con istituzioni straniere.

Cosa ne pensate? Come pensate possa essere recepita la cosa dai vostri futuri colleghi?

Vi ringrazio per l’attenzione che dedicherete alla mia richiesta.

Giuseppe Spoto (gspoto@dipchi.unict.it)

***

“Ecco finalmente un’idea a favore di noi studenti. Ad essere sinceri, una delle più grosse lacune del sistema scolastico italiano è la scarsa preparazione riguardo le lingue straniere.
Io, da parte mia, condivido a pieno sia l’idea del professore Spoto sia l’approccio con il quale vuole far entrare la lingua inglese nel corso di laurea di Biomolecolare. Aver precisato di non voler tenere un corso “bigotto” di inglese ma di voler esporre gli studenti a ciò che poi effettivamente si troveranno ad affrontare quotidianamente dopo gli studi mi sembra davvero importante. Bisogna cominciare a mettersi in competizione con gli altri anche e soprattutto facendo un primo, importante e difficile passo come questo.
Sicuramente l’inizio sarà difficoltoso per molti ma non si può sempre rimandare”. 

Rosario Pappalardo, Consigliere di Facoltà e Rappresentante degli studenti di Chimica.


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