Catania, teatro europeo del jazz

Se il jazz è improvvisazione, Catania non lascia nulla al caso ed è pronta a inaugurare una stagione concertistica che la consacra come uno dei poli più vivi del jazz europeo. «Non esiste altra città in Italia e in Europa, attenta e appassionata al jazz quanto lo sia Catania». A dirlo è il direttore dell’associazione Catania Jazz, Pompeo Benincasa. Lo testimoniano i numeri: ottocento abbonati e più di diecimila presenze totali l’anno scorso, e un pubblico di appassionati che conferma una presenza altrettanto rilevante quest’anno. A premiarli sarà un cartellone ricco di esclusive nazionali, ben quattro eventi su sette, per una stagione che sarà inaugurata il 16 novembre e che chiuderà il sipario il 6 maggio.

Sarà Catania l’unica città italiana in cui si esibirà Dianne Reeves, il 16 novembre al Metropolitan. Cantante di punta dell’etichetta Blu Note, la Reeves ha ricevuto quattro Grammy per la migliore performance jazz vocale e il migliore album jazz vocale nel 2006. Seguiranno altri grandi nomi, come il pianista e compositore cubano Chucho Valdes, anche lui in esclusiva nazionale, il 22 novembre.

L’anno nuovo sarà inaugurato da Omar Sosa il 31 gennaio, con la speciale partecipazione di Paolo Fresu, trombettista ambasciatore del jazz italiano nel mondo. Il 7 marzo si esibirà una delle più affascinanti voci del fado portoghese, Cristina Branco, e il primo aprile sarà la volta di uno dei nomi più attesi dal pubblico, quello della bassista e cantante statunitense Esperanza Spalding, finalmente in Sicilia dopo un biennio di successi mondiali.

Importante novità della stagione sarà l’avvio di un esclusivo progetto triennale di collaborazione con il musicista, compositore e direttore d’orchestra americano Lawrence D. “Butch” Morris. A Catania Morris si esibirà il 14 aprile con la Catania Jazz Orchestra, ensemble da lui stesso scelto. Il laboratorio di Morris attingerà musicisti anche dalla Catania Jazz Marathon, spazio dedicato ai nuovi talenti siciliani del jazz (da proiettare nel circuito europeo dell’Europe Jazz Network di cui Catania Jazz è tra le associazioni fondatrici), che torna per la quarta edizione nella prima settimana di aprile.

A concludere la stagione sarà il 27 aprile l’Overtone Quartet, ultimo progetto del pianista, premio Grammy, Dave Holland.

La stagione di Catania Jazz vedrà nel 2011 il coinvolgimento di artisti come Antonello Salis-Fabrizio Bosso a febbraio, Z-Star a metà marzo, i Gaia Cuatro a fine marzo, e un paio di date consecutive per il duo Magoni-Spinetti ad aprile, in altri teatri della città.

L’abbonamento ai sette concerti costa 85 euro. Fuori programma, il 6 maggio ritorneranno Agata Lo Certo e Beatrice Campisi con una serata tutta per loro: le due artiste avranno l’opportunità di presentare i loro dischi in uscita. L’ingresso sarà gratuito per gli abbonati.

Per questa stagione si preannuncia un teatro gremito e sono sempre di più i locali che a Catania suonano jazz dal vivo. Viene da chiedersi se il jazz sia ancora un genere musicale di nicchia o una realtà ormai radicata nella città. Secondo l’organizzatore del Catania Jazz Pompeo Benincasa: «Quello della musica jazz è un fenomeno sempre più importante nella nostra città. Dal 1983 abbiamo la più alta media di pubblico d’Europa». E aggiunge: «Purtroppo, non abbiamo lo stesso livello per quanto riguarda l’organizzazione di Festival estivi come l’Umbria jazz festival, perché per quelli occorrono grandi budget. Noi abbiamo sempre organizzato tutto con le nostre forze, senza avere alcun sostegno da parte delle istituzioni, perché le amministrazioni non si dimostrano interessate alla promozione del jazz in questa terra».

Non è un caso che Europe Jazz Network stia valutando se concedere a Catania Jazz la sede e l’organizzazione del meeting annuale del 2012. Sarebbe per gli appassionati e per la città un vero riconoscimento.


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