Juve Stabia-Catania 0-1: chi sale e chi scende Bogdan imperiale, sostituzioni ancora decisive

Il Catania conquista una vittoria di platino, fondamentale nella rincorsa al Lecce: a decidere una gara equilibrata e priva di grandi emozioni fino alla fine ci ha pensato Andrea Mazzarani, con una velenosa punizione che non ha dato scampo al portiere avversario Branduani. Il migliore in campo dei rossazzurri è senza dubbio il difensore centrale Bogdan che, nel corso dei 90′, non ha sbagliato un intervento, dando grande serenità a tutto il reparto: bene anche Semenzato e il match-winner Mazzarani. Male invece Russotto, mai in partita.

Su
Bogdan: il centralone rossazzurro è, forse, la più bella sorpresa stagionale. Classe ’96, gioca con la sicurezza di un veterano, alla quale aggiunge eleganza e grande tempismo negli interventi. Nonostante la stazza, poi, riesce facilmente a contenere avversari sulla carta molto più veloci. È il crack del campionato

Su
Mazzarani: il numero 32 entra nella ripresa per dare più linfa a un centrocampo non molto brillante, quest’oggi. Bravo a inserirsi subito in partita, si fa notare per alcune ripartenze molto pericolose. La perla finale, ovviamente, è la velenosa punizione con cui batte Branduani mandando in estasi i tifosi rossazzurri presenti allo Stadio Romeo Menti.

Su
Semenzato: l’ex esterno destro del Pordenone, forse, si trova meglio nella difesa a 4. Da quando Lucarelli ha adottato il modulo a 4, infatti, il terzino sembra essere più a suo agio, forse supportato da una condizione fisica in crescendo. A destra Di Grazia e Caccetta non incantano: ci pensa lui, dunque, a contenere le folate di Lisi e Viola.

Giù
Russotto: genio e sregolatezza, croce e delizia. Quando il folletto rossazzurro è in giornata, si sa, non ce n’è per nessuno. Stavolta, però, il numero 7 etneo non entra mai in partita e non risulta essere mai decisivo. Nessuna giocata per i compagni di reparto, nessuno spunto pericoloso. Peggiore in campo

Giù
Ripa: il grande ex della partita viene servito poco e male. Anche lui, però, non riesce mai a dettare il passaggio o a smarcarsi tra le linee difensive stabiesi. Una piccolo passo indietro, dopo le belle partite contro Paganese e Catanzaro. 

Giù
Caccetta: il mediano rossazzurro, eroe a sorpresa della gara col Catanzaro, fa una partita di gran sacrificio ma di poca lucidità. Nel primo tempo gioca sul centro destra, patendo oltre modo il dirimpettaio Viola e le folate di Lisi. Nella ripresa viene spostato a sinistra, fornendo però pochino in termini di inserimento senza palla e in fase propositiva. 


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