Il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi ha risposto all'interrogazione parlamentare presentata dal pentastellato Gianluca Rizzo. Ufficialmente nell'area non si spara da 34 anni, anche se saltuariamente avvengono «attività addestrative periodiche che non richiedono l'uso di armi»
Punta Izzo, ministero non esclude ripristino del poligono Attivisti: «Regione faccia rispettare vincoli paesaggistici»
Il ripristino del poligono di Punta Izzo, ad Augusta, non è un’ipotesi campata in aria. A ribadirlo sono il Coordinamento per Punta Izzo Possibile e l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Concetta Di Pietro, con un comunicato in cui rendono nota la risposta del ministero della Difesa all’interrogazione del parlamentare del Movimento 5 stelle, Gianluca Rizzo. A divulgare la posizione del governo sull’area costiera del centro del Siracusano è stato il sottosegretario Domenico Rossi, che ha definito Punta Izzo area «di particolare interesse per la marina militare», considerato che in parte anche oggi è usata per «attività addestrative periodiche che non richiedono l’uso di armi».
Il futuro, tuttavia, potrebbe vedere un potenziamento della presenza militare, quantomeno nella misura di una riapertura del poligono, chiuso ufficialmente 34 anni fa. La prospettiva era già circolata un anno fa e aveva portato a una mobilitazione della società civile, con diverse iniziative a difesa del territorio e la concomitante richiesta da parte di associazioni e cittadini di istituire una riserva naturale nella zona, restituendo in maniera definitiva la costa alla popolazione.
«I programmi annunciati dal governo contraddicono palesemente i vincoli ambientali apposti nell’area dal Piano paesaggistico della Regione – commentano -. Questo piano infatti riconosce il massimo livello di tutela non solo a Punta Izzo ma all’intera fascia costiera che dal castello di Agnone si estende fino alle ex Saline Regina, prescrivendo un divieto assoluto di edificabilità e persino di effettuare movimenti di terra che possano trasformare i caratteri morfologici e paesistici». Nel comunicato si ricorda poi come le aree su cui il ministero potrebbe tornare a mettere gli occhi si trovano a poca distanza da siti d’interesse comunitario e zona di protezione speciale. «Invitiamo il ministero della Difesa a rivedere le proprie scelte e l’assessorato regionale Territorio a intervenire per rivendicare il rispetto da parte del governo nazionale delle prescrizioni del piano paesaggistico».
Il coordinamento, invocando l’organizzazione di un tavolo tecnico tra le parti, fa sapere che domani si svolgerà la giornata eco-culturale con inizio alle 10 nel parcheggio lungomare Granatello. «Al paventato ripristino del poligono di tiro rispondiamo con un’iniziativa naturalistica e culturale che vuole essere un tributo alla bellezza di questo territorio e – concludono – un’ulteriore spinta al desiderio collettivo di custodirlo, valorizzarlo e renderlo fruibile».