Ragusa, il M5s si salva nonostante i dissidenti In consiglio per il bilancio arriva pure la polizia

Il Movimento 5 Stelle di Ragusa evita il tracollo approvando in extremis le variazioni di bilancio solo alle sei del mattino, con l’opposizione che aveva abbandonato l’aula. La seduta, che ha portato all’approvazione delle variazioni per 20 milioni di euro nell’ultimo giorno utile, il 31 dicembre, ha vissuto momenti di altissima tensione tanto che per sedare gli animi è dovuta intervenire perfino la polizia

La tensione è esplosa quando alcuni esponenti dell’opposizione hanno chiesto al presidente del Consiglio conto e ragione sulla documentazione consegnata dagli uffici, relativamente alla richiesta di dettagli su alcune voci di spesa. Secondo l’opposizione questi documenti, consegnati solo il 28 di dicembre, non soddisfacevano assolutamente la loro richiesta anzi, erano mancanti delle informazioni essenziali. A far scattare la scintilla è stata la risposta del presidente del consiglio, Antonio Tringali, che ha difeso l’operato degli uffici scatenando la reazione feroce della minoranza che ha iniziato ad inveirgli contro. 

Solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine – che hanno anche sequestrato le carte dopo aver parlato a lungo con Tringali – la situazione è ritornata alla normalità. Alla fine le variazioni sono state approvate con 14 voti favorevoli, in favore del Movimento 5 Stelle ha giocato il fatto che l’opposizione ha dovuto fare a meno della consigliera Marino, ma il movimento grillino deve comunque fare i conti con numeri risicati che rischiano di mettere in discussione la stabilità della sindacatura. Oltre alla già nota dissidente Maria Marabita, referente del meetup Ragusa Attiva, in evidente contrasto con la giunta Piccitto e non riconosciuto dai referenti regionali del Movimento, la maggioranza ha registrato i mal di pancia del consigliere Maurizio Porsenna che al momento del voto ha lasciato l’aula. Se l’opposizione fosse stata al completo, il M5s sarebbe andato sotto come accadde il 16 dicembre con gravissime ripercussioni per il governo del capoluogo ibleo. 

Con una nota ufficiale dal meetup di Ragusa attiva fanno sapere che la scelta di Marabita di non votare le variazioni di bilancio, è un atto di coerenza: «Non era possibile – scrivono – votare la fotocopia dello stesso atto che è stato bocciato in precedenza; lei è andata via denunciando la grave violazione dei principi democratici, di trasparenza e di legittimità insiti negli atti riproposti al voto». Ragusa attiva taccia poi la maggioranza consiliare che sostiene Piccitto di incoerenza: «Costoro i quali vanamente inneggiano alla onestà, guardano spesso la pagliuzza negli occhi degli altri e non la trave presente nei loro». Evidente dunque la spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle di Ragusa che, seppur nettamente minoritaria, resta indispensabile sanare per non ritrovarsi senza i numeri sufficienti in consiglio quando ci sarà da discutere sugli atti più delicati e importanti.

Per l’opposizione nella notte tra il 30 e il 31 dicembre si è scritta «la pagina più nera e vergognosa per la storia del consiglio comunale di Ragusa e per la città di Ragusa. I 5 stelle – scrivono in una nota congiunta gli esponenti della minoranza – sono allergici alle regole, alla trasparenza, alla democrazia e non hanno voluto dare ai consiglieri comunali ciò che è dovuto. Gli atti contabili tesi a capire perché hanno movimentato 20 milioni di euro con variazioni di bilancio con carattere di urgenza». 

L’assessore al bilancio Stefano Martorana, invece, affida il suo commento ai social dove ha scritto: «Le ore 5:56, dopo quasi 14 ore di consiglio comunale, è stata approvata finalmente la deliberazione consiliare che conferma le variazioni di bilancio 2016-18. Dopo ore di ostruzionismo irresponsabile delle opposizioni, desidero ringraziare quei 15 consiglieri comunali del M5s che con altissimo senso di responsabilità hanno difeso, ancora una volta, gli interessi della città di fronte alla più meschina speculazione politica». 


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