Il regista etneo ha iniziato girando video sulle vacanze con gli amici e - dopo essere passato dal giornale universitario Step one, ha trasformato la passione da filmaker in un lavoro. Di cui adesso vive, anche grazie a richieste su commissione. Come l'ultimo lavoro, nato dapprima da un reportage sul Comune di Acicastello
‘Na Jurnata, documentario su borgo marinaro di Acitrezza Marco Pirrello racconta la vita dei pescatori e il mercato
«Otto persone su dieci quando pensano ad Acitrezza pensano alla granita, alla barca o a farsi accompagnare dai pescatori sull’isola Lachea per fare il bagno. Non immaginano quali storie vivono quei traghettatori, loro estate e inverno vanno avanti lavorando e faticando». Racconti e personaggi che il filmaker catanese Marco Pirrello raffigura nel suo documentario ‘Na Jurnata, ovvero ventiquattr’ore trascorse nel borgo marinaro osservando e parlando con la gente del luogo.
Laureato a Catania in Scienze della comunicazione, Marco ha cominciato a girare video per arricchire gli articoli che scriveva per Step One, il giornale dell’università. Ma a un certo punto «quello che era solo un gioco, che si limitava ai video delle vacanze con gli amici, si è trasformato nella mia attività principale. E adesso, diciamo, mi permette pure di viverci», racconta. Dopo aver vissuto due anni a Roma, dove si è creato una rete di contatti con gente del settore proveniente da tutta Italia, tre anni fa il regista siciliano ha deciso di tornare per fare base in città e spostarsi solo per brevi periodi lavorativi. «Stare qui è più facile – spiega -, conosco più gente e riesco a muovermi meglio anche con i lavori su commissione».
E proprio da una richiesta lavorativa è nato il documentario su Acitrezza. Un lavoro che qualche giorno fa è stato pubblicato sulla neonata pagina Facebook Fazzu video, creata per accorciare le distanze con la gente, visto che l’obiettivo del regista è «raccontare storie e far sì che qualcuno le ascolti», precisa. «All’inizio mi avevano chiesto di realizzare un documentario sulla pesca da proiettare durante un evento del comune di Aci Castello – racconta a MeridioNews – che conteneva anche le interviste al sindaco e a qualche assessore». Spezzoni che però, nella versione restaurata, lasciano spazio al pescatore poeta, alla barca del cantiere Rodolico – attivo da quattro generazioni -, ai rumori naturali e all’audio in presa diretta, più suggestivo di una musica scelta come semplice sottofondo.
Un omaggio al borgo marinaro dove vengono raccontate le vecchie tradizioni, che offre uno squarcio di vita dei pescatori che fanno «un mestiere di passione», come affermano loro stessi nel video dopo aver superato l’iniziale diffidenza nei confronti della telecamera. «Mi interessava far vedere un posto che normalmente si frequenta solo nei mesi estivi – chiarisce Pirrello -, la realtà del mercato del pesce così diverso da quello catanese e i pescatori che escono di notte, con le loro storie e le loro facce». Sbirciati attraverso la tenda di plastica con cui si apre il filmato e che segna l’accesso al mercato, ma anche il distacco di questa comunità. Un posto che spesso viviamo solo in superficie, limitandoci alla passeggiata primaverile e al tuffo estivo. «Personalmente preferisco andare ad Acitrezza d’inverno, magari con qualche amico o per leggere un libro, perché d’estate questi posti si spersonalizzano e perdono il loro fascino, diventando invivibili».
Come succede anche alle isole Eolie, altre muse ispiratrici per il regista. Specialmente Salina, dove i suoi genitori hanno una casa e dove Pirrello scappa appena può per fare delle riprese. «Mi piacerebbe raccontare la situazione in cui si trova oggi la famosa casa del film Il postino, a Pollara, ma devo ancora trovare la giusta chiave di lettura». Prima di dedicarsi al nuovo lavoro, però, porterà a termine il documentario che sta girando con Marzia Toscano sul vecchio paese di Poggioreale, abbandonato dopo il terremoto del ’68, nato da un interesse comune per i luoghi abbandonati. «Stiamo per ultimare le riprese – dice Pirrello – e abbiamo già dei contatti con alcuni produttori interessati, a livello nazionale e internazionale».