L'episodio dei giorni scorsi evidenzia un problema più ampio. «Questo è un posto visitato da migliaia di persone, ma assolutamente abbandonato a se stesso», denuncia l'associazione Mareamico. Il sindaco di Realmonte: «Il problema è che non riusciamo a trovare un accordo col privato che dice di essere il proprietario»
Scala dei Turchi, una capra in spiaggia tra i bagnanti «Zero controlli». Sindaco: «Privato rivendica proprietà»
Tra i bagnanti che si godono una delle spiagge più famose della Sicilia è spuntata una capretta. È successo nei giorni scorsi alla Scala dei Turchi, nell’Agrigentino. La foto dell’animale in mezzo ai bambini che si godono il mare si è rapidamente diffusa sui social network. E gli utenti si dividono tra la simpatia per la capra e l’indignazione per la mancanza di manutenzione di uno dei siti più belli d’Italia.
Già, perché il problema sembra essere decisamente più ampio rispetto alla fugace visita dell’animale. «Pensavamo di averle viste tutte – attacca Claudio Lombardo, storico ambientalista e fondatore dell’associazione Mareamico – ma vedere una capra che passeggia indisturbata alla Scala dei Turchi è incredibile. Questo è un posto visitato da migliaia di persone, ma assolutamente abbandonato a se stesso e senza alcun controllo».
Il problema sta nell’annosa questione della proprietà del sito. Nonostante da sempre turisti da tutto il mondo si godono la bellezza del mare e del paesaggio, un privato, il dottor Sciabarrà, ne rivendica la proprietà sulla base di una usucapione maturata, a sua volta, dal padre e porta un’ampia documentazione a sostegno della sua posizione. Tanto che, l’anno scorso, ha fatto mettere pure i cartelli di proprietà privata, sollevando un vespaio di polemiche e di reazioni indignate. «Stiamo studiando le carte – disse nell’agosto del 2015 Calogero Zicari, il sindaco di Realmonte, dove si trova la spiaggia -. Sciabbarrà e il suo legale, conoscono la fattispecie da più tempo di noi, di conseguenza questa amministrazione sta facendo i salti mortali per venirne a capo al più presto».
Un anno dopo la situazione è rimasta immutata. Ed è questo, a detta del primo cittadino, il motivo per cui il Comune non può predisporre un servizio di controllo e monitoraggio della spiaggia. «Non siamo riusciti a venire a capo del problema – spiega Zicari a MeridioNews – i nostri legali e quello del privato si stanno confrontando, ma non ci siamo ancora rivolti a un arbitro o a un giudice. Meglio trovare una soluzione prima». Il sindaco, però, sottolinea che «la pulizia la facciamo noi, ogni mattina la ditta incaricata dal Comune pulisce la spiaggia e ogni tanto i vigili urbani vanno a fare un giro. Quest’anno – continua -, a differenza di quello precedente, non abbiamo avuto grossi problemi o segnalazioni, tranne che nel periodo a cavallo di Ferragosto». Tuttavia il presidente di Mareamico denuncia diversi episodi di vandalismo. «Molti bagnanti – sottolinea Lombardo – si spalmano la marna (la roccia caratteristica della Scala dei Turchi ndr) sul corpo. Si portano a casa pezzi di Scala. Sporcano e fanno ciò che vogliono senza che ci sia nessuno che glielo impedisca».
E la capretta? «Quella forse veniva da Porto Empedocle – azzarda il primo cittadino – perché è stata vista lì prima. In ogni caso è stata recuperata dai vigili e affidata a una persona. Certo – ammette – la Scala dei turchi va protetta meglio». E non certo dalle capre.