Carini, 105 precari Comune a rischio Senapa: «Regione deve intervenire»

A Carini 105 precari del Comune attendono da mesi di poter rientrare in servizio, ma per un ritardo burocratico – le risorse necessarie ci sono, ma la Regione non ha ancora effettuato la ripartizione delle somme tra gli enti in dissesto – non possono tornare a lavorare. Da molte settimane, infatti, i comuni siciliani in dissesto finanziario attendono la propria parte del Fondo straordinario statale istituito apposta per i comuni falliti, la cui somma totale è di 500 milioni di euro. Il riparto di questo fondo sarebbe servito a tutelare i dipendenti precari dei comuni in dissesto ma, come racconta Luca Senapa, consigliere comunale di maggioranza di Carini (uno dei grossi centri del palermitano ad aver subito il fallimento finanziario), questa somma non è ancora arrivata nella casse comunali.

«Ci era stato assicurato – racconta Senapa – che al più presto le somme sarebbero state decretate per poterci consentire di affrontare la Commissione Ministeriale a Roma che si svolgeva proprio oggi 2 agosto, senza la quale i lavoratori non avrebbero potuto avere l’autorizzazione a rientrare nei propri posti di lavoro». Senapa si riferisce anche all’articolo 27 comma 6 della legge regionale 5/2014 che sancisce l’utilizzo delle economie derivanti dal Fondo straordinario per la copertura degli oneri per il personale con contratto a tempo indeterminato nei comuni in dissesto finanziario.

A Carini i precari sono un numero elevato, centocinque per l’esattezza, e la maggior parte di loro prestava servizio al comune da più di vent’anni. Questo grande cifra di forza lavoro che viene a mancare manda spesso in tilt gli uffici comunali: «Il comune – continua – dovrebbe godere di ben duecentotrentadue dipendenti, ma se a questi si sottraggono i centocinque precari, gli uffici subiscono il collasso e i capi ripartizione non sanno più a chi chiedere aiuto». Nessun componente del comune di Carini, né degli altri comuni falliti, potrà quindi prendere parte alla commissione ministeriale che si terrà oggi. Senapa spera che da ora in poi «qualcuno si prenda la responsabilità di parlare con Roma per risolvere il problema al più presto in attesa di una soluzione definitiva per tutti i precari della Sicilia. So bene, però, che la questione sarà rimandata a settembre, dopo le ferie».

Il consigliere carinese, che più volte non le ha mandate a dire alla Regione Sicilia e ai componenti della giunta, in particolare nei riguardi del presidente Rosario Crocetta, conferma ancora una volta la propria delusione: «Oggi, come consigliere comunale di questo paese, mi trovo fortemente deluso e sconfortato dal comportamento delle istituzioni siciliane tutte. La mia battaglia non si ferma qui – conclude – continuerò a sostenere ad oltranza la dignità lavorativa di queste persone con tutti i mezzi possibili e immaginabili».


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