Presentato un report con le strategie già in vigore e la mappa puntuale dell’inquinamento in città. Per il futuro si punta ancora su zona a traffico limitato, pedonalizzazioni e mobilità alternativa, ed è stato istituito un coordinamento tecnico per valutare l’efficacia delle iniziative
Inquinamento, piano organico del Comune Nuove centraline e Ztl contro polveri nocive
«Non voglio che qualcuno in futuro mi rinfacci l’insorgere di un tumore in un bambino perché non ho fatto tutto il possibile contro l’inquinamento». Così il sindaco Leoluca Orlando motiva la necessità del Piano d’azione contro l’inquinamento (Paci) che è stato presentato questa mattina a Palazzo delle Aquile. Il piano consiste in un corposo dossier frutto della collaborazione tra vari assessorati comunali, l’Arpa, l’Asp e le aziende partecipate che raggruppa tutti gli interventi realizzati dall’attuale amministrazione per combattere lo smog, un report dettagliato zona per zona sui livelli d’inquinamento in città, e le strategie future. «La situazione – ammette il sindaco – è preoccupante perché accenna ad aggravarsi. Per questo puntiamo su tre linee d’azione per contrastare questi livelli d’inquinamento: scoraggiare l’utilizzo del mezzo privato, che è la principale causa di questo fenomeno; la liberazione di intere aree dai veicoli (pedonalizzazioni); il verde e gli in città».
Il primo cittadino tiene a sottolineare l’importanza di avere un unico punto di riferimento per la mobilità dinamica e statica, ovvero l’Amat, e che tutte le scelte presenti e future in ambito ambientale e trasportistico sono basate sullo studio di vari fattori, in primis la mappatura degli agenti inquinanti. «Tramite un’applicazione del sistema Visum (che rileva i flussi di traffico, ndr) – spiega l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – abbiamo misurato i livelli d’emissione delle singole sostanze nocive presenti nell’aria e relative ad ogni via della città, nel periodo fino al primo giugno scorso, quindi con scuole aperte e situazioni di traffico normale. Poi i risultati sono stati rapportati alla tipologia di strada, e abbiamo visto che alcuni assi importanti – sebbene molto più trafficati ma caratterizzati da una certa ampiezza o da una posizione vicina al mare – risultano meno inquinati di diverse parti del centro. Il cuore della città, zona della potenziale Ztl, di fatto è – come mostrano le cartine presenti nel piano – l’area dove si registrano le maggiori concentrazioni di polveri inquinanti».
Dati scientifici che quindi aiutano a disegnare l’area della Zona a traffico limitato e confermano sostanzialmente i risultati delle centraline Rap, che Catania puntualizza essere tutte in funzione e che inviano giornalmente i rilievi. A questo proposito l’assessore all’Ambiente, Sergio Marino, annuncia che questa rete verrà presto dismessa: «Perché ne è stata progettata una nuova che verrà gestita da Arpa a livello regionale, in ottemperanza a norme comunitarie».
«Tutti gli interventi che facciamo e faremo – aggiunge Orlando – sono orientati da un lato alla tutela dell’ambiente e della salute, e dall’altro alla sensibilità sociale verso i meno abbienti. Un esempio è la necessità di limitare la circolazione in centro, consentendo il parcheggio in aree limitrofe come il parcheggio Basile e garantendo l’utilizzo gratuito di bus navette».
Sono state quindi ribadite le prossime mosse, dall’acquisto di 100 nuovi bus nel triennio 2016-2018 al progetto delle ulteriori linee di tram, passando per l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano, le pedonalizzazioni, nuove piste ciclabili e la fuoriuscita dal centro dei bus extraurbani. E ancora l’incentivazione all’ottenimento di certificati di rispetto ambientale come Emas, Iso 14000 e Ecolabel, e la piantumazione in tutto il 2016 di 2000 alberi. Oltre naturalmente al ritorno della Ztl, con l’ordinanza che andrà al vaglio del consiglio comunale il pomeriggio di lunedì 25 luglio, e che non prevede cambiamenti nel perimetro delle aree coinvolte, ma verranno esaminate le proposte di modifica avanzate dai consiglieri delle quali si è iniziato a discutere ieri a Villa Niscemi.
Infine è stato istituito un coordinamento tecnico che riunisce Comune, Università, Asp, Arpa e assessorato regionale al Territorio e ambiente che effettuerà un monitoraggio costante dei livelli d’inquinamento, misurerà gli effetti delle azioni poste in essere e valuterà quelle future.