Centro Padre Nostro, ennesimo raid vandalico Artale: «Il 22 sit-in di solidarietà in Prefettura»

Continuano senza sosta i raid contro il centro Padre Nostro di Brancaccio, finito ancora una volta nel mirino dei vandali che ieri sera hanno rotto uno lampioncino nel piazzale Anita Garibaldi. Qui, infatti, si trova il giardino dedicato al Beato Giuseppe Puglisi, che è illuminato da cinque punti luce. Si tratta del terzo episodio nel giro di pochi giorni e del settimo in appena due settimane. Il segnale che la mafia continua a controllare il territorio, anche grazie anche al clima di omertà che accompagna questi episodi. «Ieri sera – ha raccontato a MeridioNews il direttore del centro Maurizio Artale – poco dopo le 23 mi sono accorto che avevano rotto un lampioncino che dà su piazzale Anita Garibaldi. E come al solito nessuno aveva visto o notato qualcosa nonostante la sera la piazza brulichi di persone che portano a passeggio il cane o si affacciano alla finestra».

Si tratta dell’ultimo episodio, in ordine di tempo, dei raid subiti in questi mesi dal centro. L’altro ieri due bottiglie di birra sono state lanciate, in due momenti diversi, contro la struttura fondata da don Pino Puglisi. Ancora prima la sparizione della rete e dell’impianto di illuminazione di un campetto in costruzione e, infine, il furto ai danni del centro per anziani, anche questo in via di costruzione. «Due settimana fa – ha detto – ignoti hanno portato via 30 sacchi di cemento, una carriola e diverse reti elettrosaldate dal centro aggregativo diurno per anziani. Il colmo è che anche in quella occasione nessuno ha visto niente. Eppure, per portare via tutto quel materiale hanno utilizzato sicuramente un camion, ma nessuno si è sentito in dovere di segnalare qualcosa».

Episodi che sicuramente non hanno scoraggiato gli operatori e i volontari del centro, ma che certamente hanno contribuito a diffondere un senso di frustrazione, al punto che Artale ha smesso da tempo di sporgere denuncia contro questi atti vandalici. «L’obiettivo di questi raid è duplice – ha spiegato – da un lato stancarci, dimostrando che quando c’era la mafia che controllava il territorio si stava meglio, perché il centro Padre Nostro è l’unico presidio di legalità nel quartiere. Dall’altro educare i ragazzini, poco più che undicenni, prima con piccoli atti intimidatori, poi con l’attack nei lucchetti fino ad ammazzare: è la scuola della manovalanza della mafia. E lo Stato non fa nulla: se dopo 85 denunce in vent’anni non ne hanno mai preso uno, crescono con l‘idea di essere invincibili. Non a caso – ha aggiunto – da tempo avverto le forse dell’ordine ma non denunzio più: a che servirebbe? Solo a ingolfare i tribunali».

Proprio per sollecitare un intervento da parte dello Stato, il consiglio direttivo del centro Padre Nostro ha stabilito di svolgere un sit-in davanti la Prefettura: «Si terrò il 22 giugno, dalle 9 alle 19: dieci ore di solidarietà per il centro Padre Nostro. Abbiamo già chiesto l’autorizzazione per il corteo e per l’occupazione del suolo pubblico. Al termine, dopo le 20 – ha concluso – ci sarà una veglia nel cantiere in memoria di don Pino».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]