La girl-band bolognese, in giro per l'Italia e su radio e tv con il nuovo album, si conferma una realtà in ascesa nel panorama indie nazionale. Temi scomodi e tanto rumore gli ingredienti del suo successo
Diva Scarlet: ‘Non+silenzio’ contro la violenza sulle donne
Una grinta incontenibile e la giusta prepotenza sono gli ingredienti minimi che una band indipendente abbia per riuscire a farsi notare. Tutto questo le Diva Scarlet ce l’hanno e anche di più. Questa volta si propongono con un disco autoprodotto che non lascia indifferenti gli ascoltatori.
Un mondo descritto dalle donne, i suoi aspetti positivi e negativi visti con i loro occhi e sensazioni provate sulla loro pelle. Non è un disco femminista ma che promuove i bisogni e le attenzioni nell’universo femminile e denuncia gli atti che questa società ancora maschilista riserva ad esso.
Un album composto da 13 capitoli sorretti da un unico grande tema principale: la violenza sulle donne. Quando le vittime, maltrattate in ambiente domestico, denunciano, “Cosa succede?” chiedono le Diva Scarlet nella title-track “Non più silenzio”.
Anche il movimentato “Souvenir” contiene un tema altrettanto attuale. Nel brano, e meglio ancora nel videoclip in loop su RockTv, si dichiara esplicitamente il dissenso allo fruttamento degli animali esotici per il mercato delle pellicce. “La giusta distanza” esprime il desiderio dell’uomo vittima della sua stessa freddezza. E’ un brano acustico e molto orecchiabile che vede anche la collaborazione di Moltheni.
Emergono fra i brani più interessanti anche “Dio mio” e “Pioggia che cade”. Il primo è decisamente dinamico con una soffocante strofa e ritornello energico. Caratteristica nei loro testi è la ripetizione di alcuni periodi, martellanti al punto giusto. Il secondo brano ricorda un po’ i lenti dei nostri Marlene Kuntz con la presenza dolcificante degli archi e una metrica vocale per niente banale.
La band, originaria di Bologna, nasce ufficialmente nel 2001 e dopo alcune importanti esibizioni viene notata da Graziano Cernoia che, affiancato da Arcangelo Cavazzuti (Modena City Ramblers) diventa il produttore artistico del primo album “Apparenze”, venuto alla luce nel 2004. Da allora un inarrestabile tour le ha portate in giro per i rock-club più famosi della Penisola, affiancando di tanto in tanto artisti di spessore come Afterhours, Marlene Kuntz, Subsonica, Morgan, per citarne alcuni. A seguito di una quasi decennale esperienza musicale, in gruppo rientra in studio per sfornare così l’ultimo loro prodotto, sicuramente più maturo sia nel sound che nel carattere.
Le Diva Scarlet riescono a sporgere leggermente il naso oltre i clichè del loro genere, proponendo degli interessanti intro stilizzati, prevalentemente con voce e basso o chitarra. La vocalità, potente e molto espressiva, irrompe al fianco di testi ben fatti e studiati. La scelta armonica nei brani è leggermente ridondante e suggerita dal genere musicale stesso, ma il dialogo intrecciato e concordante fra chitarre sposta il focus verso la varietà interessante di melodie. Suonano un alternative-indie rock, un genere sicuramente difficile da riprodurre per via dei grandi nomi che lo popolano ma nonostante questo riescono a sovrastare le band emergenti nazionali.
Link:
Sito ufficiale delle Diva Scarlet
Nel video in apertura la presentazione del progetto di Benedetta Bartolucci, (redville.net), tesi di Laurea ISIA Urbino: la creazione e la commercializzazione del Merchandise legato al tour 2008 della girl band bolognese.