Le fiamme hanno avvolto il mezzo mentre si trovava parcheggiato all'interno dell'isola ecologica di via Giovanni Verga. Per spegnere il rogo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento locale con il supporto dei colleghi di Catania. L'area di stoccaggio dei rifiuti aveva subito nelle settimane scorse furti di telecamere e Pc
Paternò, bruciato nella notte autocompattatore Indagano i carabinieri, accreditata pista dolosa
Durante la notte appena trascorsa le
fiamme hanno inghiottito un autocompattatore della ditta Dusty. Il mezzo era parcheggiato all’interno dell’isola ecologica di via Giovanni Verga a Paternò in contrada Tre fontane. Incerte le cause del rogo, anche se quella della pista dolosa potrebbe essere la più accreditata. L’incendio si sarebbe sviluppato poco prima delle 23. Sul posto è intervenuto la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento locale, con il supporto di un autobotte proveniente dal comando provinciale etneo.
Il lavoro di spegnimento si è concluso poco prima delle
5 di questa mattina, con un danno complessivo che ammonterebbe a circa 40mila euro. Presenti sul posto anche i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Paternò, i quali hanno avviato gli opportuni accertamenti per capire l’esatta dinamica. Il fuoco ha distrutto l’abitacolo del mezzo che era carico di cartone. In fiamme anche l’area verde accanto al parcheggiato. L’isola ecologica recentemente era finita al centro della cronaca, quando i ladri avevano portato via le telecamere del sistema di videosorveglianza e i computer.
«Non ci sarebbero motivi perché qualcuno possa aver appiccato il fuoco ma per ora non escludiamo nulla», dice l’assessore ai Servizi ecologici Salvatore Milicia. «I responsabili della Dusty non si sbilanciano: può essere stato un cortocircuito interno al motore dell’autocompattatore, così come qualcos’altro. Domani cercherò di avere maggiori chiarimenti dai carabinieri», spiega. E sul fatto che la videocamera all’ingresso dell’isola è stata rubata e non rimpiazzata, Milicia ha specificato che fino adesso «non ci sono stati soldi per sostituirla o sistemare quelle interne alla struttura. Doveva servire a individuare i cittadini che abbandonavano la spazzatura ma a qualcuno ha dato fastidio e l’ha portata via».
L’isola ecologica è di proprietà della Simeto ambiente – Ato 3 Ct, ormai in liquidazione, ma di fatto è gestita dal Comune di Paternò. In più di un episodio, anche di recente, ladri e vandali l’hanno saccheggiata, danneggiando le telecamere interne o rubando i computer, successivamente rimpiazzati per rendere operativa l’isola ecologica.
Anche i dipendenti della Dusty che stamattina hanno effettuato un sopralluogo non hanno le idee chiare sulle cause dell’incendio. «Non vogliamo sbilanciarci ma – hanno detto i due responsabili della Dusty – potrebbe essere un cortocircuito ma anche altro. Il motore era stato revisionato di recente ed era tutto nella norma». Sul fatto il sindaco di Paternò Mauro Mangano ha dichiarato: «Occorre tenere sempre alta l’attenzione e fare quadrato per garantire il rispetto della legalità in questo delicato settore. Stiamo lavorando in sintonia con la Dusty da alcuni anni, e continueremo sulla strada che abbiamo intrapreso: questo potrebbe aver dato fastidio a qualcuno».