Per Ahmed El Yakoubi, 19enne originario di Tunisi, la traversata del Mediterraneo non è stata un'esperienza unica. Gli agenti lo hanno bloccato perché accusato di essere tra coloro che guidavano un barcone con a bordo oltre trecento eritrei. L'anno scorso, il giovane era stato espulso dall'Italia. Guarda il video
Pozzallo, polizia arresta scafista recidivo Nel 2015 era stato fermato e rimpatriato
Affrontare la traversata del Mediterraneo non deve per forza essere un’esperienza unica nella vita. Specialmente se lo si fa da scafisti. È il caso di Ahmed El Yakoubi, 19enne originario di Tunisi che è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Ragusa perché ritenuto tra coloro che guidavano un barcone su cui viaggiavano 307 migranti di origine eritrea.
Per il giovane non era la prima volta: l’anno scorso, infatti, era stato arrestato dalla stessa polizia iblea e, dopo essere stato in carcere, sottoposto a provvedimento di espulsione. Il rimpatrio nel paese nordafricano, tuttavia, non ha fatto desistere il giovane dal rimettersi in mare.
El Yakoubi è stato nuovamente trasferito nel carcere del capulogo ibleo e dovrà rispondere del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In questi primi quattro mesi dell’anno, sono 53 gli scafisti fermati dalla polizia soltanto nella provincia di Ragusa. Nel 2015, il numero degli arrestati era stato di 150. I migranti che viaggiavano con il 19enne, invece sono stati trasferiti nell’hotspot di Pozzallo, da cui poi verranno trasferiti in altri centri di accoglienza.