I gol di Floriano, Iemmello e Agnelli sfruttano alcune incertezze di Liverani e fissano il risultato della gara giocata in Puglia. La squadra di Moriero non reagisce e raramente conclude in porta. La classifica resta pericolante e fare punti diventa indispensabile
Calcio Catania, tre sberle dal Foggia Rossazzurri a rischio retrocessione
Sconfitto 3-0 in casa del Foggia. Il Catania non riesce a dare continuità alla vittoria interna nel derby contro il Messina, che aveva interrotto una lunga serie di gare senza successi. In casa dei satanelli pugliesi, i rossazzurri si dimostrano inferiori agli avversari, che aggiungono tre punti meritati alle loro speranze di accedere ai play-off. La posizione in classifica dei rossazzurri resta invece pericolante.
All’andata la sfida del Massimino era terminata 0-0. Nonostante il predominio territoriale dei rossoneri, erano stati i rossazzurri ad andare più volte vicini al gol della possibile vittoria. Allo Zaccheria di Foggia Moriero deve rinunciare a Bombagi, Plasmati e Calil in attacco. L’allenatore sceglie Calderini e Lupoli, chiede gli straordinari agli scarpini sfolgoranti di Russotto e tanta attenzione alla difesa. Ma sin dal fischio d’inizio i padroni di casa spingono il Catania e il pallone sempre più verso la linea del gol, che viene tagliata dopo 15 minuti grazie a un rimbalzo del pallone sul ginocchio di Floriano.
L’azione del vantaggio è innescata da una conclusione di Sarno da fuori area. Il suo tiro a giro sbatte sul palo, che resta inchiodato al terreno e tremolante proprio come il portiere del Catania, Liverani. Due circostanze che permettono a Floriano di arrivare per primo sul rimbalzo e depositare la sfera in rete con un tocco non convenzionale – tibia, parastinchi, ginocchio – ma efficace. Cambiato il punteggio, l’atteggiamento dei rossazzurri non si modifica. Chiusi nella propria metà campo, i calciatori del Catania non si avvicinano all’area avversaria e concludono il primo tempo senza avere tirato neanche una volta in porta.
Per qualità e velocità di gioco, oltre che per quantità di chilometri macinati e possesso palla, il Foggia sembra appartenere a una categoria superiore rispetto al Catania, che manca pure nelle giocate elementari: calci d’angolo, passaggi e disimpegni. Il secondo tempo conferma la sensazione, e rende più rotondo il risultato. Nonostante al 53esimo minuto, con Falcone il Catania arrivi per la prima volta al tiro – alto sulla traversa – e al 60esimo impegni il portiere Narciso con una conclusione di Russotto, a segnare è il Foggia. Al 73esimo la squadra va in gol con Iemmello, che beffa Liverani – incerto nell’uscita resta fermo sul dischetto – grazie a un sinistro preciso.
Il tris arriva sei minuti dopo. Agnelli vede Liverani ancora una volta fuori dai pali e lo sorprende con un pallonetto. Il portiere del Catania prova a murare la conclusione ma finisce col capitombolare a terra, scavalcato dal pallone del 3-0. Nei minuti che seguono il Foggia va più volte vicino alla quarta segnatura. Due conclusioni sfiorano il palo, una impegna Liverani. Nei minuti di recupero gli olè del pubblico foggiano accompagnano le giocate che separano dal fischio finale e dalla festa per la vittoria ormai in cassaforte. L’immagine del Catania è concentrata in un tiro disperato di Castiglia, che da 40 metri spara altissimo.
In classifica il Catania resta bloccato a 29 punti, in quintultima posizione: corre il rischio di disputare i play-out per evitare la serie D. I prossimi 90 minuti mettono in palio tre punti fondamentali per le speranze salvezza dei rossazzurri. La squadra di Moriero gioca al Massimino contrapposta alla Lupa castelli romani. L’avversario è il fanalino di coda della classifica, già virtualmente retrocesso, capace di vincere una sola delle 29 gare giocate in campionato. Per i rossazzurri sarà necessario fare risultato pieno.