Il campionato servirà a finanziare un progetto che avrà ricadute su 80mila abitanti della regione del Casamance. La struttura è stata ideata da un giovane professionista catanese, Raoul Vecchio, che ha già ottenuto dal governo locale i permessi necessari alla costruzione. Guarda il video
Master cup, al Cus torneo di calcio per il Senegal Balouo Salo per la realizzazione di un ponte-diga
Un torneo di calcio a sette, il cui ricavato servirà a finanziare un progetto nato a Catania e che porterà immensi benefici a 80mila persone. L’evento, chiamato Master cup, è organizzato dall’associazione Balouo Salo, il cui scopo è realizzare nel Paese africano un ponte-diga nella regione del Casamance. A ideare la struttura è Raoul Vecchio, che sul tema ha realizzato una tesi di laurea per il dipartimento di Ingegneria edile-Architettura dell’università di Catania e ha già ottenuto dal governo senegalese i permessi necessari alla costruzione. Un’idea innovativa, perché a realizzare direttamente il ponte-diga saranno gli stessi abitanti della regione con materiali provenienti dal territorio.
Adesso, a mancare, sono gli ultimi finanziamenti. Da qui l’idea di realizzare l’evento sportivo con la collaborazione del Cus Catania che metterà a disposizione le strutture sportive. Ai partecipanti è richiesta solo la quota di iscrizione, che verrà devoluta al progetto. Si può aderire fino a mercoledì 18, le partite inizieranno da martedì 24.
Master cup – oltre al patrocinio dell’ateneo di Catania, della Figc e dell’Associazione italiana arbitri – ha il sostegno dell’ambasciata e del consolato della Repubblica del Senegal in Italia e del governo di Sedhiou, l’autorità principale della regione in cui si svilupperà il progetto Balouo Salo. Il ponte-diga servirà a limitare i danni provocati dalla risalita delle acque dell’oceano Atlantico nel fiume Casamance che dà il nome alla regione. Una condizione che ha causato la desertificazione delle valli e la contaminazione dei pozzi.
«A luglio siamo andati per seguire la nuova fase, abbiamo creato un’associazione sul posto per seguire le operazioni», racconta Raoul Vecchio. «Abbiamo donato il progetto tecnico al Comune di Tanaf, agli enti locali e agli altri villaggi beneficiari», prosegue. «Quello che serve è raccogliere i fondi che mancano, siamo a quasi metà dell’obiettivo. Speriamo che al torneo partecipino in tanti, per divertirsi e essere d’aiuto in questo progetto».