«Non prendiamo le distanze da quanto emerso dalla relazione - dice a MeridioNews Gristina - ma va anche detto che la causa principale è l'ulteriore taglio operato sui ricavi da parte dell'Amministrazione Regionale a far data dal 1 luglio 2015 e segnalato con comunicazione ufficiale solo il 19 giugno 2015, e che pertanto non poteva trovare esposizione neanche nella relazione del primo trimestre 2015»
La relazione sulla situazione Amat La Replica del presidente Gristina
Il presidente dell’Amat, Antonio Gristina, risponde a MeridioNews sui dati contenuti nella relazione del Servizio di programmazione e Controllo del Comune: «Quanto relazionato dal dottor Pollicita e dal Collegio dei revisori nelle proprie relazioni – dice – è nella sostanza una ripresa, potremmo dire anche in virgolettato, di quanto esposto dal CdA nella nota illustrativa di accompagnamento alla Relazione I Semestre 2015. Infatti a pagina 5 della stessa relazione si precisa che ” l’equilibrio economico della gestione caratteristica aziendale non viene strutturalmente assicurata dall’attuale composizione dei ricavi diretti derivanti dall’attuale Contratto di Servizo, … e si ripropone pertanto l’esigenza di rinnovare il Contratto di Servizio con l’Amministrazione Comunale…………”
Questo fatto, ed è questa la novità – aggiunge Gristina – è avvenuto principalmente a causa dell’ulteriore taglio operato sui ricavi da parte dell’Amministrazione Regionale a far data dal 1 luglio 2015, con decorrenza 1 gennaio 2015, e segnalato con comunicazione ufficiale solo il 19 giugno 2015, e che pertanto non poteva trovare esposizione neanche nella relazione del primo trimestre 2015. Questo taglio ammonta a più di 7 milioni annui, gli interventi correttivi non possono essere immediati, ma già abbiamo operato dove possibile: infatti lo stesso Pollicita e il Collegio dei revisori parlano di una ” riduzione dei costi di produzione pari al 6 %. Male avremmo fatto a ritardare la rappresentazione di tale situazione!
Non mi sembra – aggiunge – pertanto che si possa parlare di contestazione e/o presa di distanza da quanto certificato dal CdA, perché è esattamente quello che dice il CdA. Se a questo aggiungiamo anche le grandi difficoltà ad incassare i crediti maturati, in un’azienda il cui conto economico presenta per la maggior parte costi di natura fissa e pochi di natura variabile. E’ ovvio che esistono ancora ampi margini di efficentamento e miglioramento strutturale, su questi aspetti l’intero CdA è impegnato, nella convinzione che le soluzioni veloci possano ottenersi solo con il concorso consapevole di tutte le componenti attive del processo produttivo, nessun livello escluso»