Il dibattito sulla cosiddetta via dell'Onestà prosegue. Da una parte le verifiche delle condizioni della regia trazzera inaugurata la settimana scorsa. Dall'altra le polemiche sugli accordi stipulati dal Movimento 5 stelle per pagare i lavori realizzati nel territorio di Caltavuturo. Ossia attraverso tre tranche da saldare tra ottobre 2015 e giugno 2016
Pagamenti e sicurezza: i dubbi sulla trazzera del M5s La Prefettura di Palermo chiede controlli alla Polstrada
Il dibattito sulla via dell’Onestà va avanti. A chiedere controlli in termini di sicurezza della regia trazzerra che la scorsa settimana è stata inaugurata a Caltavuturo è stavolta la Prefettura di Palermo che, con una nota alla Polstrada, ha fatto presente la necessità di verificare i lavori finanziati dal gruppo parlamentare all’Assemblea regionale siciliana del Movimento 5 Stelle per ridurre i disagi seguiti al crollo del viadotto Himera sull’A19. In attesa di capire se la strada – con pendenze massime fino al 29 per cento – sia stata realizzata a norma, le polemiche continuano sul versante del finanziamento dell’opera.
Da alcune ore sui social circolano, infatti, notizie in merito agli accordi stipulati dal M5s per pagare i lavori, con particolare attenzione alla scelta di versare i 300mila euro promessi in tre tranche, la prima delle quale a ottobre e l’ultima a giugno 2016. Condizioni che secondo i più critici metterebbero in crisi l’effettivo finanziamento dell’opera, nel caso in cui il governo Crocetta dovesse concludersi anticipatamente.
Ma a buttare acqua sul fuoco è lo stesso primo cittadino di Caltavuturo, Domenico Giannopolo: «Trovo sia una polemica futile – dichiara il sindaco a MeridioNews -. Sono accordi pubblici che conosciamo da tempo. Si è deciso di pagare in tre tranche, ma rischi di vedere sparire il finanziamento non ce ne sono». Giannopolo sottolinea come «l’accordo preso dal comitato che si è battuto in questi mesi per l’apertura di una bretella alternativa non è stato con il gruppo parlamentare pentastellato, ma con l’associazione Movimento 5 Stelle. Questo fa sì – prosegue – che i soldi promessi sarebbero versati anche nel caso di una fine prematura del governo Crocetta».
La conferma arriva anche dal portavoce del M5s, Giancarlo Cancelleri: «Non c’è alcun pericolo – afferma il deputato -. Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con notizie presentate ai lettori in maniera maliziosa. Quei soldi arriveranno tutti, così come promesso». L’esponente pentastellato poi rilancia: «Piuttosto che pensare a eventuali raggiri da parte del Movimento 5 Stelle, la gente sappia che da parte nostra abbiamo aumentato l’entità del nostro contributo. Non verseremo più 300mila euro ma oltre trentamila euro in più per venire incontro alle esigenze seguite alla raccolta fondi da parte del comitato di Caltavuturo», aggiunge Cancelleri. Poche parole, invece, sulla richiesta di nuovi controlli in termini di sicurezza: «Non sono i primi che vengono fatti, ma è giusto che le istituzioni facciano il loro lavoro per verificare che tutto sia stato fatto a norma» conclude il deputato.