All'evento interverranno tra gli altri il leader della Lega Matteo Salvini, i ministri Angelino Alfano, Giuliano Poletti e Stefania Giannini. I manifestanti: «A Palermo emergenze diffuse e disoccupazione crescente. Una provocazione che i responsabili di queste politiche lacrime e sangue parlino nella nostra città di modelli di sviluppo»
Al via la tre giorni del Festival Lavoro Sabato un sit-in di protesta in piazza Verdi
Come riuscire a creare una start up? Quale è il modo più giusto per guadagnare su internet? A queste e molte altre domande risponderà la sesta edizione del ‘Festival del Lavoro‘, in programma a Palermo da oggi sino a sabato fra il Teatro Massimo e il cinema Rouge et Noir.
Il Festival del Lavoro 2015 è patrocinato dalla Camera dei Deputati, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Comune di Palermo. All’evento interverranno, tra gli altri, i ministri del Lavoro Giuliano Poletti, dell’Interno Angelino Alfano, dell’Istruzione Stefania Giannini, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il presidente del Palramento europeo Martin Schultz. L’iniziativa si articolerà in più di trenta fra tavole rotonde, confronti, question time e tavoli di lavoro divisi in quattro sezioni: “L’ora del capitale umano”, “La riforma del lavoro live”, “La fabbrica delle idee” e “Lavoro 2.0”.
Si parte oggi pomeriggio al Teatro Massimo (ore 15.15 – 17), dall’emergenza occupazione: secondo i dati Istat, in meno di 7 anni sono stati 1,7 milioni i posti di lavoro persi. Non mancano le polemiche per questo evento organizzato proprio a Palermo, «città con un altissimo tasso di disoccupazione». Sabato mattina davanti a piazza Verdi si riuniranno studenti, cittadini, attivisti e disoccupati in sit-in per protestare contro il Festival del Lavoro.
«Noi che viviamo Palermo nelle sue contraddizioni, disoccupazione giovanile in continuo aumento, emigrazione forzata da parte di migliaia di persone all’anno, assenza di servizi ed emergenze diffuse riconosciamo come una provocazione il fatto che siano i responsabili di queste politiche lacrime e sangue a parlare nella nostra città di lavoro, scuola e modelli di sviluppo» scrivono in una loro nota i manifestanti.
«Palermo rimane città capitale dell’inclusione e della multiculturalità, che ha sempre fatto del suo essere meticcia e della valorizzazione delle differenze una ricchezza, proprio nel giorno in cui il Palermo Pride attraverserà le strade della nostra città – continua la nota – non può che respingere la presenza di Salvini e delle sue posizioni xenofobe, omofobe e razziste. Per questo invitiamo tutti i palermitani/e a riempire piazza Verdi già dalle prime ore di sabato mattina, per mostrare la Palermo dell’inclusione fatta di condivisione, antirazzismo, difesa del diritto alla scuola e al lavoro».