Gay Pride, una festa in via Etnea

Si è svolto senza problemi, quest’anno, il corteo catanese del Gay pride – Orgoglio in movimento, che sabato pomeriggio ha sfilato per le strade del centro. Niente di simile a quanto era accaduto lo scorso anno, quando i manifestanti furono fermati, all’altezza di villa Bellini, da un gruppo di esponenti di estrema destra. Il corteo, partito alle 18 da piazza Borgo, è stato organizzato da Arcigay Catania, Gruppo Pegasos, AGeDO e Open Mind. Tra i presenti anche l’onorevole Franco Grillini e Aurelio Mancuso, rispettivamente presidente onorario e presidente di Arcigay Italia.

La gente che affollava via Etnea in cerca di saldi si è dunque trovata in mezzo a una sfilata di carri colorati e una macchina rosa confetto con a bordo due sposi omo, vestiti da “picciotti” siciliani. Soddisfatte le associazioni organizzatrici, soprattutto per la partecipazione numerosa anche da parte di giovani non appartenenti ad organizzazioni LGBT

(lesbico-gay-trans-bisex). Per esempio il gruppo Attack e i giovani dei Comunisti Italiani. Ma il gay-pride, nonostante l’aria di festa, non è fatto solo di coriandoli. «Le discriminazioni sono all’ordine del giorno – dichiara Barbara L’Episcopo, attivista di Open Mind – e ci si deve accontentare troppo spesso di un ribasso dei propri diritti. Invece c’è altro di cui aver paura, non certo l’orientamento sessuale di chi ci sta intorno. È ora di dire basta ai compromessi e alle teste basse. C’è bisogno di agire sul tessuto locale, tramite programmi di educazione al rispetto non solo della diversità sessuale, ma anche di antifascismo e tolleranza delle diversità in generale».
 

Open Mind è da dieci anni impegnata sul territorio tramite politiche di intervento culturale, politico e sociale. «Bisogna promuovere un’educazione non solo dei più giovani, ma anche del personale demandato alla loro formazione, “rinnovare alla radice” le modalità di insegnamento e formazione. Siamo stanchi di bullismo e discriminazioni». E tra queste ultime c’è ad esempio «il divieto di giungere con il corteo fino in piazza Duomo, data la presenza della Cattedrale sul luogo». E Riccardo Di Salvo, segretario di AGeDO (Associazione amici e genitori di omosessuali) aggiunge: « Bisogna portare avanti delle politiche culturali che aiutino le famiglie di omosessuali a non sentirsi più emarginate . Si deve ridare dignità tanto ai genitori, quanto ai figli, per non far piangere più né gli uni né gli altri».

Invito alla tolleranza e al rispetto, dunque, e critiche alle istituzioni. Più moderate, però, sono le parole tanto di Dario Lo Giudice, del Gruppo Pegasos, che si occupa delle realtà imprenditoriali omo nel catanese; e quelle di Paolo Patanè, presidente di Arcigay Catania e Sicilia. Patanè loda il supporto fornito dalle istituzioni, e annuncia la firma di un protocollo d’intesa con il Comune per la realizzazione di un Osservatorio contro tutte le discriminazioni, non soltanto sessuali, gestito da Arcigay. Lo Giudice, dal canto suo, loda la festa: «

Ben venga il carnevale, quando esso diviene modo di portare avanti il movimento di “vita”che il Gruppo Pegasos ha iniziato nel 1994». E annuncia per il 2009 Catania quale sede ufficiale del Gay-Pride Italia.

 
Al corteo ha partecipato anche, con i giovani tesserati del partito, l’onorevole Orazio Licandro, segretario regionale dei Comunisti Italiani: «Una manifestazione di questo genere è un segno importante per un Paese che, ad oggi, sembra fare piuttosto un salto all’indietro che un passo in avanti. Ciò è tanto più importante in una realtà come Catania, una città conservatrice con forti venature reazionarie. Quella catanese,”di pancia”, è una cultura “bottegaia” che oggi viene portata avanti anche dalle istituzioni comunali. Questa è una battaglia di civiltà e di rispetto: soltanto nel momento in cui diventano universali i diritti possono essere definiti tali, e non più privilegi».

 
Ma la piazza serve davvero o è fine a sé stessa? Portare tanta gente a una manifestazione colorata e festosa come questa non può dare l’idea che quello omo sia un mondo solo festaiolo, dove tutti ballano e cantano Macho Man dei Village People? Per Mariagiovanna Italia, presidente di ARCI Catania, il rischio c’è dato che « il problema di oggi è la partecipazione. Si assiste sempre più spesso ad uno scollamento tra la “gente” e l’attivismo. Oltre il corteo, manca la partecipazione quotidiana, manca un “segmento” che leghi fra loro due piazze, nell’azione di tutti i giorni».

 
È il Gay-Pride che permette di raggiungere lo scopo? Mentre sfilavano i carri, dai marciapiedi, molti erano i catanesi che osservavano: per tanti che sorridevano, c’erano anche quelli che, pur godendosi abbastanza lo spettacolo, non lesinavano un « Che schifo!». Sussurrato, però, a mezza voce.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]