La prima sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato l’assoluzione per la deputata Occhionero dall’accusa di falso, rendendola ancor più liberatoria del primo grado di giudizio. L’ex parlamentare nazionale di Liberi e Uguali Giusy Occhionero, eletta in Molise e poi passata con Italia Viva, era accusata di avere consentito all’ex esponente dei Radicali, Antonello Nicosia, ex […]
Mafia: assoluzione più ampia per ex deputata Occhionero
La prima sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato l’assoluzione per la deputata Occhionero dall’accusa di falso, rendendola ancor più liberatoria del primo grado di giudizio. L’ex parlamentare nazionale di Liberi e Uguali Giusy Occhionero, eletta in Molise e poi passata con Italia Viva, era accusata di avere consentito all’ex esponente dei Radicali, Antonello Nicosia, ex detenuto, di entrare liberamente nelle carceri come suo consulente parlamentare, sebbene fosse pregiudicato e avesse scontato dieci anni di carcere. Nicosia, originario di Agrigento, è stato nuovamente condannato, a causa di questa vicenda, con le accuse di associazione mafiosa e, appunto, falso.
L’assoluzione per la deputata Occhionero era già arrivata dal giudice monocratico del tribunale di Palermo con due diverse formule. La prima sostiene che il fatto non sussiste relativamente all’ipotesi di avere dichiarato falsamente la stabile collaborazione di Nicosia con lei. Poi per non avere commesso il fatto di avere consentito ad una persona che esercitava un’attività equipollente a quella di giornalista come Nicosia, di entrare nelle carceri. In tribunale questo secondo caso era stato ritenuto un fatto che non costituisce reato.
Ora gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Giovanni Bruno hanno ottenuto una formula più ampiamente liberatoria per l’imputata. Con il lasciapassare della figura di assistente parlamentare, Nicosia, pedagogista di Agrigento, esponente dei Radicali, nelle carceri aveva potuto incontrare numerosi capomafia detenuti al 41 bis. Tra i tanti, Nicosia avrebbe incontrato anche Filippo Guttadauro, cognato di Matteo Messina Denaro. Il rapporto contrattuale tra lui e Giuseppina Occhionero è stato formalizzato solo in un secondo momento. Nei mesi precedenti, però, Nicosia è stato spacciato per assistente della Occhionero. Dietro alle battaglie sui diritti dei detenuti, Nicosia nascondeva una vera attività criminale, portando all’esterno i messaggi boss.