Per circa quattro anni una coppia avrebbe picchiato e rinchiuso in casa la figlia dell'uomo, una 23enne invalida civile, che sarebbe stata ripetutamente colpita con un mattarello e un manico di scopa per futili motivi. Dopo le ultime violenze, la giovane è riuscita a scappare e a chiedere aiuto
Cassibile, violenze sulla figlia invalida Due arresti per maltrattamenti e sequestro di persona
Avrebbero picchiato e insultato una ragazza di 23 anni invalida civile per almeno quattro anni. In alcune occasioni la giovane sarebbe stata colpita con un mattarello o il manico di una scopa. È l’accusa pesante rivolta a un uomo di 50 originario di Noto, ma residente a Cassabile, e della sua compagna 39enne di origini rumene. La vittima è la figlia dell’uomo, che dopo le ultime violenze è riuscita a scappare e a rifugiarsi in casa di alcuni parenti.
Tutto sarebbe iniziato nel 2011, quando il 50enne ha iniziato la sua relazione con la compagna. Secondo quanto raccontato dalla giovane vittima, per futili motivi o banali litigi la donna l’avrebbe picchiata ripetutamente utilizzando anche il mattarello in legno o il manico di una scopa. Violenze che sarebbero avvenute sotto gli occhi del padre, rimasto inerte, che anzi l’avrebbe insultata e rimproverata. L’ultimo episodio sarebbe avvenuto due giorni fa: la 39enne avrebbe colpito per l’ennesima volta la figliastra, trascinandola per i capelli sul pavimento e rinchiudendola dentro casa. La giovane è riuscita a fuggire, allertando sia la famiglia che le forze dell’ordine.
Condotta in ospedale, alla 23enne sono stati riscontrati traumi che richiedono una prognosi di dieci giorni. Non sarebbe la prima volta che la ragazza ricorre alle cure dei medici: secondo quanto raccontato, avrebbe avuto bisogno dei dottori durante un soggiorno in Romania. La coppia si trova adesso agli arresti domiciliari. Sono accusati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.