Sabato notte dei balordi gli hanno versato addosso un'intera latta di vernice bianca, un'azione crudele che non si presta a giustificazioni. Oggi Salvo è incredulo e si interroga sui motivi di quel gesto. E rifiuta di cambiarsi i vestiti perché ha paura: «Se mi cambio, loro verranno di nuovo a sporcarmi con la vernice»
Salvo, un invisibile per le strade dello Sperone «Verranno di nuovo a sporcarmi di vernice»
E’ ancora lì, con gli stessi vestiti imbrattati di vernice. Disteso per terra a Villa Bennici, in prossimità del ponte Ammiraglio di Palermo, in cerca di pace. Salvo è un Tamil, uno dei tanti senza fissa dimora di Palermo. Sabato notte (22 novembre 2014) dei balordi gli hanno versato addosso un’intera latta di vernice bianca (20 kg). e oggi lui si chiede il perché di quel gesto brutale. Il migrante cammina tra la gente ancora con i vestiti imbrattati, di un colore in netto contrasto con la sua pelle.
Un invisibile per le strade dello Sperone. Quella sera i volontari della Croce Rossa Italiana hanno cercato di aiutarlo, fornendogli qualche vestito. Ma senza esito positivo. Ancora oggi qualcuno cerca di donargli degli abiti nuovi. Ma lui scuote la testa in senso di diniego e risponde: «Se mi cambio, loro verranno di nuovo a sporcarmi con la vernice. Io non faccio del male a nessuno. Non so perché mi hanno fatto questo». Gli occhi di Salvo chiedono aiuto ma forse la diffidenza delle persone vince su tutto. Non ha altro con lui che dei sacchetti di plastica in cui tiene dell’acqua e del cibo.
Se mi cambio, loro verranno di nuovo a sporcarmi con la vernice
Il Tamil pare sia stato anche al «Centro Missione Speranza e Carità» di Biagio Conte, ma è andato via da lì qualche tempo fa. Tra lo Sperone e la Zisa, Salvo è abbastanza conosciuto. Oggi ancora di più per quella vernice addosso che non passa inosservata. Lo conoscono i carabinieri che abitano nelle palazzine vicino il Ponte Ammiraglio, lo conoscono i residenti di via dei Picciotti dove Salvo si fa le sue lunghe passeggiate. Ma non è altro che un fantasma.
Se non fosse per i fatti di violenza, difficilmente a Palermo si parlerebbe di clochard. La cifra è ufficiale, anche se si riferisce al 2012 – ma è garantita dalla prima ricerca dell’Istat sui senza dimora, condotta con il Ministero delle politiche sociali, la Caritas Italiana e la Fiopsd, (Federazione italiana delle persone senza dimora), che ha descritto anche le cause della povertà estrema.
Dalla rilevazione è emerso che Palermo è terza in questa particolare classifica con oltre 3000 persone. La maggioranza dei senza fissa dimora vive nell’opulento Nord Est. Milano è la capitale, con 13mila persone, poi Roma (7800)