Stamattina, via Arimondi bloccata da centinaia di studenti per strada. All'interno,riunione tra docenti e rappresentanti d'istituto per trovare una mediazione. I ragazzi parlano di problemi strutturali, ma anche di divisioni ideologiche. Che sia l'inizio di una nuova ondata di proteste?
Occupata sede del Liceo classico Garibaldi Sullo sfondo scuola malridotta e politica
Occupata la sede del Liceo Classico Garibaldi di via Arimondi a Palermo. Sta per iniziare l’annuale rivolta degli studenti siciliani che generalmente prende le mosse tra la metà di Novembre e gli inizi di Dicembre? Per ora è presto per dirlo.
L’unico dato certo che emerge da questa protesta è che le motivazioni interne si mescolano alla richiesta di una scuola migliore.
Stamattina, via Arimondi, era praticamente bloccata da una grande folla di studenti. Quando siamo arrivati, mescolandoci con i ragazzi, ci hanno spiegato che all’interno della scuola era in corso una riunione tra i rappresentanti d’istituto e i docenti.
Qualche studente ci ha raccontato di avere partecipato, qualche settimana fa, alla manifestazione di protesta contro il Governo Renzi e le sue annunciate riforme.
Ma altri ragazzi ci spiegano che, oltre ai problemi generali di tutta la scuola italiana, ci sono questioni legate alla vivibilità dello stesso scolastico.«Siete giornalisti? Vi sfidiamo a visitare la nostra scuola. Venite a vedere le Aule, i corridoi e cercate la palestra che non c’è. Che succederebbe qui se dovesse verificarsi una scossa di terremoto?».
La mancanza di sicurezza nei plessi scolastici di Palermo è storia antica. Caso vuole che, l’ex consigliere comunale di Palermo, Davide Farone (Pd) che qualche anno fa si è occupato proprio di questo problema, sia oggi Sottosegretario alla Pubblica Istruzione. Allora, coadiuvato da un gruppo di lavoro molto determinato, mise a nudo tutti i limiti di tante scuole della città.
Limiti strutturali, legati, perlopiù, alla mancanza di sicurezza. Cosa che dovrebbe interessare i familiari dei ragazzi che frequentano queste scuole. Ma la questione, non si sa perché, finisce sempre in secondo piano.
Non mancano anche scontri politici. Come ai vecchi tempi. A quanto ci raccontano i ragazzi, ci sarebbero almeno due rappresentati di istituto di sinistra. Ma ce ne sarebbe anche qualcuno di destra addirittura vicino- così ci dicono- al movimento Alba dorata.
Sarà il via all’occupazione anche di altre scuole palermitane?