Alcamo: sul voto di scambio, interrogazione di 40 senatori del M5s

L’INIZIATIVA MIRA A CONOSCERE I MOTIVI PER I QUALI IL PREFETTO DI TRAPANI A DISTANZA DI UN MESE DALLA SENTENZA DEL CGA NON ABBIA DATO IL VIA AL CONTROLLO DELLE SCHEDE ELETTORALI PER DISSIPARE OGNI DUBBIO SULLA CORRETTEZZA DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Presentata dai senatori del Movimento 5 Stelle un’interrogazione diretta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro dell’Interno, il siciliano Angelino Alfano, sulla querelle nata a seguito dell’elezione di Sebastiano Bonventre a Sindaco della città di Alamo con soli 39 voti di scarto.

“Genera preoccupazione sia la lunghezza dei tempi giudiziali che di verifica – dichiarano i senatori Pentastellati – nonché l’atteggiamento assunto da esponenti politici locali, molto vicini all’ex senatore Nino Papania, che farebbero equivocamente intendere di avere influito e di potere ancora influire nel procrastinare i tempi giudiziali in modo da far giungere decisione a mandato sostanzialmente completato”.

Sono 40 le sottoscrizioni, primo firmatario il senatore del M5S Mario Michele Giarrusso, all’interrogazione riguardante il voto di scambio nella cittadina del trapanese.

Sebastiano Bonventre, docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Palermo, con afferenza al Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche, si è ritrovato coinvolto, suo malgrado, in un presunto giro di voti di scambio che si sarebbe consumato alle elezioni amministrative di circa 2 anni fa.

Il Sindaco balza alle cronache nazionali con un articolo pubblicato da ‘Ilfattoquotidiano.it’ su una serie di intrallazzi elettorali avvenuti alle ultime amministrative, oggetto di indagine della Procura di Trapani. Articolo che lo aveva indotto alle dimissioni. Le aveva anche scritte in una lettera comparsa sul web, ma poi sparita e che il quotidiano online ‘Marsala.it’ era riuscito a riprendere.

Poi il Sindaco Bonventre ci ha ripensato, dopo un incontro con il procuratore di Trapani, Marcello Viola, e un vertice con la sua maggioranza.

Intanto, per la Procura di Trapani nell’elezione di Bonventre c’è stato voto di scambio. Va detto che l’inchiesta non riguarda il Sindaco, ma il suo maggiore referente politico, l’ex senatore Pd Nino Papania. Tutto sarebbe emerso da un’indagine su un attentato subito dal senatore alcamese. Dalle intercettazioni si parlerebbe di denaro da dare in cambio di assunzioni e del ‘prezzo’ di ogni voto.

Torniamo all’iniziativa dei senatori del M5s.

Nell’interrogazione i 40 Senatori del M5s chiedono di sapere: “se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto; se siano a conoscenza di quale sia il motivo per cui il prefetto di Trapani, malgrado sia trascorso più di un mese dalla pubblicazione della sentenza, non abbia dato avvio al controllo delle schede elettorali al fine di dissipare ogni possibile dubbio circa un’eventuale sopraggiunta richiesta di proroga che, a parere degli interroganti, si profilerebbe come un danno nei confronti di una comunità in attesa di conoscere l’esito di una vicenda che potrebbe aver alterato i principi su cui si fonda la democrazia”.

Nell’interrogazione vengono ripercorse tutte le tappe relative all’annosa questione delle elezioni amministrative del 2012: l’elezione del Sindaco Bonventre per soli 39 voti di scarto; il ricorso avverso il risultato elettorale da parte dello sconfitto; l’avvio di due processi penali, l’uno per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio; le due pronunzie di inammissibilità del ricorso da parte del Tar (Tribunale amministrativo regionale) e del Consiglio di giustizia amministrativa; ed infine, successivamente alla conoscenza dei documenti delle indagini penali, il ricorso per revocazione, discusso avanti il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana nel corso dell’udienza del 5 febbraio 2014.

Proprio il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, con decisione del 5 febbraio 2014, sulla base dei documenti sopravvenuti, ha disposto la verifica delle schede di 35 sezioni elettorali onde accertare la presenza di segni di riconoscimento sulle schede votate in favore di Bonventre e, quindi, accertare quale sia l’effettivo risultato dell’elezione a Sindaco.

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha delegato il Prefetto di Trapani ad effettuare il controllo delle schede, assegnando il termine del 30 settembre 2014 per riferire sull’esito ed ha rinviato il procedimento all’11 dicembre 2014, quindi a distanza di quasi un anno.

Risulta agli interroganti che autorevoli funzionari del Comune di Alcamo darebbero per certa una richiesta di proroga da parte del Prefetto.

 

 

 

 

 


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