Incendi, i Forestali: “Siamo assunti, ma ci tengono a casa”. Legambiente: “Scenario mai visto”

“Gli operai forestali del servizio antincendio della Sicilia non possono essere d’aiuto alla popolazione perché il Governo Crocetta targato Pd, Udc e compagnia bella, ha deciso che devono rimanere a casa nonostante siano stati assunti, si avete capito bene: SIAMO STATI ASSUNTI”.

A parlare è Michele Mogavero, responsabil del blog dei forestali ( http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it) che commenta così la terribile giornata di roghi che ieri, complice un poderoso vento di Scirocco, ha attanagliato la Sicilia. Ancora, oggi, in molte zone dell’Isola inclusa Palermo, i Canadair sono al lavoro.

Una giornata che ha mostrato tutte le crepe della gestione del servizio anti-incendio in Sicilia e tutte le crepe della politica confusionaria del Governo regionale  su questo tema. Hanno letteralmente scherzato col fuoco. A scottarsi, però, è stata la Sicilia.

“Signori, perdonateli perchè non sanno quello che fanno, siamo in SICILIA.- esclama Mogavero. Che aggiunge: “Noi nel frattempo stiamo soffrendo nel vedere i boschi ridotti in cenere e condanniamo i piromani criminali, chiunque essi siano”.  Poi entra nel dettaglio dei numeri:  “In provincia di Palermo si sono inventati l’assunzione dei 101nisti solamente nei distretti 1 e 2 quando invece i distretti sono 9. E una situazione vergognosa, mai successa una cosa del genere, su 9 distretti solamente 2 sono impegnati al lavoro.  Come ribadito sopra: siamo stati assunti e con questa emergenza hanno il coraggio di tenerci a casa. Vergogna!”

Insomma, il conto per non aver avviato la normale attività di prevenzione per non aver attivato per tempo il servizio antincendio con i mezzi aerei e uomini, è arrivato, ed è salatissimo.

Non a caso, Legambiente parla di “uno scenario mai verificatosi sino ad oggi, anche sul piano operativo. Giusto che la Protezione Civile Nazionale e il prefetto Gabrielli vigilino ed intervengano su quanto sta accadendo in Sicilia”.

“Il Corpo forestale – denuncia Angelo Dimarca responsabile regionale del dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – è ridotto ad un assurdo immobilismo in quanto ha i mezzi ma non più il personale e le risorse finanziarie per operare”.

“Sono gravissimi i silenzi di questi giorni – continua Dimarca – sulla mancata realizzazione dei viali parafuoco
a difesa dei boschi demaniali. Servirebbero almeno 50 milioni di euro ed in questo momento non sono stati assunti
dalla Regione gli operai per ripulire le aree perimetrali dalle erbe secche. Un incendio oggi non trova più alcun
ostacolo alla sua propagazione”.

Sul rischio degli incendi in Sicilia,  come ricorda Legambiente, si era soffermata la Protezione Civile, che proprio due giorni fà, aveva lanciato l’allerta, bacchettando  la Regione siciliana: “Ad  oggi, nonostante le rassicurazioni mediatiche, la flotta regionale è ancora con zero elicotteri”.

E, sempre,oggi, l’ex assessore regionale Gaetano Armao, per conto dell’associazione che presiede, ‘Open Gov’, ha presentato un esposto in Procura e alla Corte dei Conti per denunciare “il ritardo con il quale è stata bandita la gara per gli elicotteri per affrontare l’emergenza incendi in Sicilia:

““Le montagne attorno alla città di Palermo bruciano – dice – la Regione guidata da un inetto bandisce la gara degli elicotteri per l’antincendio il 17 di giugno e senza che nessun giornale gridi allo scandalo”.

Palermo, brutto incendio a Baida. Roghi anche a Catania, Mazzarino e Pantelleria. Sicilia in fiamme
Incendi in Sicilia, altro allarme della Protezione Civile “nonostante le rassicurazioni mediatiche”


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