È il quartiere generale sotto l’Etna per tutto ciò che riguarda ambiente e natura. La nuova Casermetta di Piano Mirìo, inaugurata oggi, si trova nel cuore del parco dell’Etna in territorio di Biancavilla ed è, d’ora in poi, un punto di riferimento delle meraviglie che racchiude la nostra amata Muntagna. Stamattina, prima del taglio del […]
Etna, nel territorio di Biancavilla il nuovo punto base di piano Mirìo
È il quartiere generale sotto l’Etna per tutto ciò che riguarda ambiente e natura. La nuova Casermetta di Piano Mirìo, inaugurata oggi, si trova nel cuore del parco dell’Etna in territorio di Biancavilla ed è, d’ora in poi, un punto di riferimento delle meraviglie che racchiude la nostra amata Muntagna. Stamattina, prima del taglio del nastro, con i rappresentanti del Parco dell’Etna e con il presidente del Gal Etna, il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno ha discusso delle potenzialità che un avamposto del genere può garantire al territorio. La Casermetta sarà da subito affidata a una associazione ambientalista che ne custodisca l’integrità e, al tempo stesso, accolga le proposte dell’amministrazione che puntano alla centralità della Terza Porta dell’Etna, l’entrata verso l’Etna identificata come Porta del Sole.
Dalla Casermetta partiranno passeggiate ecologiche e di (ri)scoperta del paesaggio che, vale la pena ricordare, è stato inserito nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Attorno all’area della Casermetta, raggiungibile in una manciata di minuti dal centro di Biancavilla, c’è uno spazio attrezzato per pic-nic e pause ristoro. «La ristrutturazione del punto base di Piano Mirìo, resa possibile grazie a un finanziamento del Gal Etna, – spiega il sindaco Bonanno – fa della Casermetta un punto d’approdo e anche di ripartenza verso l’Etna: un percorso annunciato da vigneti dove si produce il vino d’eccellenza di Biancavilla e che si dipana attraverso fitti boschi di castagni e querce». Il sindaco ha ringraziato gli scout che hanno reso indimenticabile questa giornata, i produttori del territorio che hanno imbandito una “tavolozza” di prodotti e vini locali, padre Giovanni Zappalà che ha benedetto la struttura, il Parco dell’Etna e il Gal Etna.