Vecchi nomi della Prima Repubblica tra i candidati al Parlamento europeo nel Movimento 5 Stelle?

INDISCREZIONI NON ESALTANTI SULLA SCELTA DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI PER IL PARLAMENTO DI STRASBURGO DA PARTE DEI GRILLINI SICILIANI

Non tutti i cittadini sono convinti che le procedure utilizzate dal Movimento 5 Stelle per la scelta dei candidati alle elezioni europee siano trasparenti e democratiche.

Sono tanti i siciliani scontenti ed amareggiati dopo aver appreso dei tanti nomi che circolano in questi giorni come “papabili” per un posto all’Europarlamento.

Si sa che esiste una precisa procedura informatica per potersi candidare, essere cioè non solo attivisti ma anche attivamente candidabili nel movimento di Beppe Grillo.

Sorge un dubbio: chi controlla i requisiti necessari per la candidabilità? Pare che tra i possibili candidati espressione della Sicilia Occidentale qualcuno non abbia la “fedina” politica pulita. Prima di autorizzare la votazione degli aventi diritto, qualcuno, nei piani alti del Movimento grillino, ha speso qualche minuto per verificare l’attendibilità di quanto dichiarato da ogni candidato?

Pare anche che tra i cosiddetti “papabili” ci possa essere qualche viso conosciuto agli ambienti politici del passato. Nel senso che il trascorso politico di qualche attivista, tra i possibili concorrenti alle prossime elezioni europee, è stato legato per tanti anni a Nuova Sicilia. Si tratta del partito il cui leader Bartolo Pellegrino, ex assessore e vice presidente della Regione siciliana agli inizi del 2000. Pellegrino, per la cronaca, è stato indagato e poi assolto in Cassazione dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Quindi, se questo dovesse essere il curriculum per aspirare ad un posto al Parlamento europeo attraverso i Pentastellati, beh, qualcosa non funziona. Se fosse vera la notizia, l’attivista pluriesperto in materia politica non potrebbe aspirare a candidarsi con i grillini. Il Movimento possiede gli elementi per sbarrare la strada a chi, presentandosi, non sembra possedere i requisiti richiesti da Beppe Grillo? Sarebbero diversi gli attivisti, secondo le indiscrezioni, pronti a candidarsi pur avendo un trascorso nel Partito Democratico ed in altri partiti.

Domanda: se un attivista del M5S ha già fatto politica nel passato a fianco ad esponenti di altissimo livello della politica siciliana come potrebbe aspirare a rappresentare a Strasburgo gli ideali del Movimento?

Sono tanti i siciliani che, pur avendo sposato gli ideali di Beppe Grillo, oggi ne contestano l’operato in Sicilia sulla scelta dei candidati per il Parlamento europeo. L’accusa avanzata è chiara: il Movimento si appresterebbe a presentare facce non proprio nuove.

Cosa costituisce allora deterrente per l’incandidabilità secondo quanto prevede lo statuto del Movimento di Grillo se poi i controlli non vengono effettuati e qualcuno aggirerebbe lo statuto dello stesso Movimento 5 Stelle?

La vicenda, tirata fuori da diversi cittadini meriterebbe un approfondimento da parte della dirigenza del M5S per evitare che possa filtrare un messaggio distorto nei confronti di migliaia di siciliani che hanno creduto nella ventata di novità del Movimento.

 


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