Truffa all’Inps: i finti contratti di solidarietà e la scalata del re dei supermercati Lucchese

Uno stato di crisi aziendale fittizio e una falsa riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti. In mezzo la chiave di volta di questa storia: i contratti di solidarietà che sarebbero stati stipulati all’insaputa dei beneficiari. Dietro tutto questo secondo gli investigatori e la procura di Palermo ci sarebbero stati i fratelli Carmelo e Maurizio Lucchese e i supermercati attivi con i marchi Conad e Todis orbitanti all’interno della società Gamac Group con sede a Milano. I due imprenditori adesso sono indagati per truffa ai danni dell’Inps e hanno subito un sequestro da un milione e mezzo di euro da parte della guardia di finanza di Palermo. Un anno fa Lucchese aveva subito la confisca di un tesoro del valore di 150 milioni di euro mentre i suoi supermercati sono stati venduti dall’amministratore giudiziario incaricato dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale.

Adesso a finire sotto la lente d’ingrandimento sono cinque decreti autorizzativi dell’Inps con i quali, dal 2016 al 2021, la Gamac Group avrebbe beneficiato dei crediti contributivi derivanti dai contratti di solidarietà. Misura, quest’ultima, che secondo gli inquirenti sarebbe stata sbloccata «sulla base di false attestazioni dello stato di crisi aziendale e di riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti», si legge nell’ordinanza con cui si è arrivati al sequestro. Ai lavori interessati dai contratti di solidarietà spetta un’integrazione del salario per le riduzione dell’orario di lavoro, che viene normalmente anticipata dal datore di lavoro, in questo caso Lucchese, che poi recupera le somme sotto forma di crediti contribuitivi che si compensano con quanto dovuto mensilmente all’Inps. Almeno così doveva essere per alcuni dei 260 dipendenti che costituivano la base dell’impero Lucchese.

Stando a quanto emerso nell’indagine dopo l’applicazione dei contratti di solidarietà a nessun lavoratore è stato ridotto l’orario. Tutti i dipendenti sentiti dai militari hanno infatti dichiarato «di avere sempre lavorato per un numero di ore superiore rispetto a quelle previste dal contratto», ossia 40 ore settimanali. Addirittura 8 lavoratori su 23 non sarebbero stati nemmeno a conoscenza di essere sottoposti a questa tipologia di contratto. Il grosso di chi sapeva – esclusi quattro dipendenti – lo avrebbe scoperto dalla busta paga al momento di chiedere dei finanziamenti. Tra i passaggi degni di nota anche il fatto che chi era inquadrato con questa tipologia di contratto avrebbe lavorato in punti vendita diversi rispetto a quelli per i quali era stato richiesto.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]