L’arroganza dell’ex Siremar: dopo tanti casini pretende pure il grazie da Lampedusa. E io pago…

La saga della infinita lotta tra la ex Siremar e le Pelagie sembra essere giunta al penultimo atto. La trama si infittisce e i protagonisti danno il meglio (o il peggio) di sé.

Riassumiamo per sommi capi. Il 16 agosto il Comune di Lampedusa e Linosa ha inviato all’Assessorato Regionale ai Trasporti e al Ministero alle Infrastrutture una nota con cui denunciava l’interruzione di servizio di igiene pubblica e il rischio di immobilizzazione dell’aeroporto isolano per carenza di carburante avio.

All’origine del disagio ci sarebbe stato, a detta dell’amministrazione comunale, il mancato imbarco sul traghetto dei mezzi adibiti al trasporto rifiuti dell’Ato e delle autocisterne che approvvigionano l’aeroporto di carburante. Questo dopo qualche corsa saltata per avverse condizioni meteo. Secondo il sindaco Giusi Nicolini la Compagnia delle Isole, ex Siremar, avrebbe venduto posti a bordo per i veicoli dei turisti invece di dare precedenza ai servizi di pubblica utilità.

Il 18 agosto, appena due giorni dopo, la Compagnia delle Isole diffonde un comunicato stampa con cui attacca a viso aperto il sindaco pelagico. Definendola “iperattiva sindachessa” e “sindachessa iperecologista”, l’amministratore delegato della compagnia di cabotaggio, Alessandro Seminara, scrive nella nota: “Questo è il ringraziamento per quanto Compagnia delle Isole ha fatto in questi mesi. E cioè: ha immesso in servizio l’Aurelia, centocinquanta metri di lunghezza, superaccessoriata e funzionale per rispondere alle esigenze dell’economia lampedusana.”

Su certe argomentazioni Giusi Nicolini riesce anche a sorridere. Fa notare che l’Aurelia non è in servizio da mesi ma soltanto dal 14 agosto e che non sarà in servizio permanente sulla rotta Porto Empedocle-Lampedusa ma solo per pochi giorni. Poi però la “sindachessa” si rifà seria e pungente: “Poche chiacchiere, è ridicolo dover ringraziare chi effettua pubblico servizio pagato da Stato e Regione e risulta sistematicamente inadempiente”.

Giusi Nicolini ha anche accennato a un mandato ai legali per rispondere nelle dovute sedi al comunicato “oltraggioso e minaccioso” dell’Ad di Compagnia delle Isole. Nella nota della compagnia veniva infatti stabilito che “Tutto quello che dichiara (il sindaco) invece è totalmente falso e se ne assumerà le responsabilità”.

Anche la questione delle autorizzazioni richieste dalla ex Siremar per il trasporto di rifiuti e liquidi infiammabili viene disarmata dalla Nicolini. Il sindaco spiega a LinkSicilia che la nave fornisce la continuità territoriale, la definisce un “cordone ombelicale”, e che le autorizzazioni specifiche che la compagnia deve affrontare ogni volta che cambia una nave sono un problema della compagnia e di nessun altro. Quindi perderebbe di valore anche quel “Di più. Abbiamo chiesto e ottenuto l’autorizzazione per trasporto di rifiuti solidi e di carburante per gli aerei.” vantato da Seminara nella nota.

Già in passato chi scrive aveva ascoltato le lamentele di un presunto direttore commerciale di Compagnia delle Isole che in un contesto del tutto estraneo pretendeva ringraziamenti per gli sforzi fatti nei confronti dei poco lusinghieramente definiti lampedusani. Il signor G.G. in quell’occasione aveva platealmente lamentato un accanimento della stampa nei confronti della compagnia. Eppure, come affermato dal sindaco Giusi Nicolini, stiamo parlando di continuità territoriale coperta da finanziamenti pubblici.
Mauro Seminara


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