Con l'articolo 37 dello statuto non si scherza. Anche se è quello che sembra stia facendo il governo regionale. Che ha proclamato la sua imminente attuazione, salvo poi accontentarsi delle briciole romane.
Articolo 37, un sit-in davanti l’Ars contro la truffa Stato-Regione
Con l’articolo 37 dello Statuto non si scherza. Anche se è quello che sembra stia facendo il governo regionale. Che ha proclamato la sua imminente attuazione, salvo poi accontentarsi delle briciole romane.
Parliamo di quella norma che i governi nazionali non hanno mai voluto riconoscere alla Sicilia, anche se lo Statuto è parte integrante della Costituzione italiana. La norma, lo ricordiamo, è quella che permetterebbe alla Regione di incassare dalle imprese che hanno stabilimenti e impianti nellIsola ma la sede legale altrove, le imposte per la quota del reddito da attribuire a tali impianti. Un sacco di soldi, non certo i 50 milioni offerti da Palazzo Chigi.
I comitati apartitici “La Sicilia e i Siciliani per lo Statuto” e “I cittadini siciliani per lo Statuto”, non solo hanno deciso di far pervenire a tutti i capigruppo delle forze politiche, un documento per mezzo del quale si chiede che, nel decreto attuativo dell’articolo in questione, vengano inseriti alcuni passaggi fondamentali per la tutela delle prerogative siciliane (lo abbiamo pubblicato qui) , ma hanno deciso anche di fare sentire la loro voce.
Lo faranno con un sit-in, Martedì 30 aprile alle ore 15 davanti Palazzo dei Normanni sede dellAssemblea Regionale, nel corso del quale chiederanno la giusta applicazione dellarticolo 37. E chiederanno anche di essere ricevuti da qualche politico non ancora venduto del tutto alle segreterie romane che si impegni, sul serio, ad evitare l’ennesima truffa statale. Lo troveranno?
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