La scuola d’eccellenza, la scuola d’eccezione

Lo spirito col quale Simone ci fa visitare la struttura è sorprendente, una realtà alla quale non siamo abituati. Entrata con custode, molti studenti seduti vicini tra loro in un rigoroso silenzio, non imposto, semplicemente rispettoso dell’attività che il collega sta svolgendo (situazione quasi inconcepibile nei nostri locali, ndr). Corridoi lunghi e pieni di scartoffie, annunci e volantini di manifestazioni culturali, esattamente come qualunque bacheca universitaria. Passeggiando tra le aule studio ordinate, la biblioteca e l’aula informatica attrezzata con le ultime tecnologie, Simone ci spiega come sia organizzata la sua giornata tipo che, naturalmente, è comune a tutti i ragazzi della scuola di eccellenza.

 

Una sveglia giornaliera prima delle 8.00, è questa l’ora in cui si deve esser pronti per le lezioni. La colazione, consumata all’interno della mensa della scuola e subito dopo dritti in facoltà. Al ritorno dalle lezioni si pranza alla stessa tavola, allo stesso orario e con lo stesso pasto. Subito dopo le 14.30 inizia un pomeriggio da dedicare allo studio (dovrebbe essere questa la prassi) o ad alcune attività “parallele” che corrisponderebbero alla visione di dvd nell’aula informatica, una chiacchierata in giardino, qualche libro in biblioteca per approfondire alcuni argomenti, internet, partita di calcetto o qualche film in tv. Niente da invidiare alle normali attività di uno studente non “eccellente”. La sera spesso si esce, si va in centro, in un pub, in una pizzeria, non importa dove. A meno che non ci sia qualche seminario o qualche conferenza all’interno della scuola. A volte si svolgono lezioni dalle 20.30 in poi di alcune materie definite “trasversali”, cioè comuni a tutti gli studenti della scuola che, anche se iscritti in facoltà differenti, devono comunque seguire insieme. “Un ritmo alto e spesso snervante”, come ci confessa Simone, ma la compagnia diventa anche una spinta, un motivo in più per dirigersi verso la stessa meta.

 

Il legame che si instaura tra gli studenti sembra essere secolare, l’intesa e il livello di tolleranza delle altre personalità non è affatto un problema. Simone ci spiega come si instaura un rapporto del genere e come si riesce a condividere ogni angolo, annullando quasi completamente la concezione di uno spazio intimo: “quando arrivano le vacanze, ad esempio, è dura lasciare la scuola. Qui sei abituato a fare tutto con qualcun altro, condividere un libro, un film, condividere la stanza, la scrivania, l’armadio. E quando torni a casa, hai un senso di vuoto, è come se avessi sempre bisogno di gente accanto a te, perché è cosi che viviamo, in totale coesione e cooperazione. Soprattutto in ambito accademico, se io studente di Scienze Politiche devo dare una materia che ha qualcosa inerente all’economia e io non ci capisco un tubo, busso al mio vicino di stanza che, in 5 minuti, riesce a chiarirmi le idee.” Questo è quello che intendeva Simone per cooperazione, uno sforzo condiviso con qualcuno, a tutte le ore.

 

Continuiamo la perlustrazione della sede della scuola di eccellenza: ci sono molte stanze, molti uffici, alcuni dei quali vuoti, altri pieni. Una struttura non molto grande, ma funzionale e provvisoria. La sede della scuola d’eccellenza infatti cambierà non appena sarà ultimata la ristrutturazione di Villa San Saverio. Concludiamo il giro di ricognizione e ringraziamo Simone per la sua disponibilità che, salutandoci, ci lascia un’ultima considerazione: “siamo 80 studenti misti, di diverse facoltà. Siamo tutti ragazzi diversi tra noi, ognuno conserva le proprie caratteristiche, ma ogni giorno condividiamo le stesse problematiche. E se anche ci fosse una parte di noi che non riuscisse ad andar d’accordo a causa di divergenze del tutto naturali, con il tempo sei quasi costretto ad annullare ogni rancore e passi sopra ad ogni problema, li consideri i tuoi amici, gli amici senza i quali le tue giornate sono vuote.”

 

Questa affermazione ci ha stupito, visto che nel contesto universitario non è sempre facile avvicinarsi a qualcuno, accettarsi, rispettarsi, condividere tutti i ritmi, passare le giornate insieme a studiare con la stessa intensità, uscire e divertirsi sempre con le stesse facce. Niente da aggiungere quindi, un’esperienza gratificante quella della scuola superiore, con consegne rigide, regole e controlli da una parte, ma che dall’altra parte assicura – dopo le considerazioni di uno studente che ci vive già da 3 anni – ogni contatto come reale al cento per cento, costruendolo giorno dopo giorno, un po’ perché si vive nello stesso ambiente e un po’ perché tra studenti la solidarietà è – o dovrebbe essere – la prima regola fra tutte.

 

Link:

http://www.unict.it/ssc/


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]