. . . E così, a furia di volere fare il furbo, a furia di raccattare deputati (o futuri 'trombati?) qua e là (l'ultimo arrivo è quello di albertone campagna, che ha salutato il pdl per collocarsi nell'udc dove, supponiamo, pensa di avere vita meno dura, con riferimento, ovviamente, ai risultati elettorali), il coordinatore del partito di casini in sicilia, senatore giampiero d'alia, rischia di finire nel 'sacco' do antonello cracolici, giuseppe lumia (e, forse, a reggere questo sacco ci potrebbe essere anche il presidente della regione uscente, raffaele lombardo, a giudicare da quello che dice claudio fava).
…e così D’Alia rischia di finire nel ‘sacco’ di Cracolici e Lumia (e Lombardo)
… e così, a furia di volere fare il furbo, a furia di raccattare deputati (o futuri ‘trombati?) qua e là (l’ultimo arrivo è quello di Albertone Campagna, che ha salutato il Pdl per collocarsi nell’Udc dove, supponiamo, pensa di avere vita meno dura, con riferimento, ovviamente, ai risultati elettorali), il coordinatore del partito di Casini in Sicilia, Senatore Giampiero D’Alia, rischia di finire nel ‘sacco’ do Antonello Cracolici, Giuseppe Lumia (e, forse, a reggere questo sacco ci potrebbe essere anche il presidente della regione uscente, Raffaele Lombardo, a giudicare da quello che dice Claudio Fava).
Insomma, al buon D’Alia non gliene va bene una. Alle ultime elezioni comunali di Palermo, dopo un ‘annacamento’ di un mese e mezzo, è riuscito ad allearsi con un partito – il Pdl – che correva contro se stesso. D’Alia, per la cronaca, nella corsa per il Sindaco di Palermo, ha puntato tutto sul giovane Massimo Costa. Una scelta che si è rivelata disastrosa perché i primi a non votare Costa sono stati i maggiorenti del Pdl che l’avevano candidato (o quasi).
Ora D’Alia sta replicando l’errore. Si è alleato con il Pd siciliano. Nella speranza che questo partito trovi, nella corsa per presidenza della Regione siciliana, un candidato alternativo a Raffaele Lombardo, del quale l’Udc è stata fiera oppositrice.
Il coordinatore dei casiniani di Sicilia, però, non si è ancora accorto che il Pd siciliano – in maggioranza – un candidato ce l’ha già: è Rosario Crocetta, appoggiato apertamente da Lumia, a finta ‘metta-botta’ da Cracolici (che, in realtà, fa già da un pezzo campagna elettorale per lui) e, sotto banco, da Lombardo (e, quindi, da Fli, Api e Mps di Riccardo Savona).
Senatore D’Alia, come fa a non vedere queste cose? Pensa davvero che Lumia e Cracolici mollino così Lombardo? Per ora recitano. Anzi, a recitare è solo Cracolici, perché Lumia non solo è con Crocetta, ma è candidato a fare l’assessore regionale. Se non afferra il concetto glielo diciamo in modo ancora più chiaro: Crocetta è il Fabrizio Ferrandelli della Regione siciliana (che non a caso Crocetta ha chiamato accanto a sé). Chiaro?
Noi – l’ammettiamo – di questi tempi la stiamo strapazzando un po’. Ma lo facciamo per il suo bene. Ci dà fastidio vedere persone intelligenti che appoggiano il Governo Monti, che è filosoficamente contro la Sicilia. E ci dispiace vedere che lei non ha ancora capito il gioco di Cracolici e Lumia, che è quello di bruciare, uno dopo l’altro, i possibili candidati del Pd per far rimanere in corsa solo Crocetta.
Lo capisce o no che lei rischia di sostenere un’alleanza politica che ha combattuto? Noi lo facciamo per lei: non vogliamo che finisca dentro il sacco di certi ‘banditi’.
Senatore D’Alia: si svegli. Guardi che il tempo corre…