Volando sulla Cala e su Porta Felice

Immaginate una grande scultura di legno e ferro, che è al contempo architettura e scultura, barca e casa mobile ideata per la terraferma e fornita di contrappeso nell’albero centrale per spostare il suo reale peso, equivalente a 10 tonnellate, con la sola forza delle braccia. Si manovra con le cime e i winch, e può sollevarsi fino a 18 metri dal livello del suolo senza tecnologia elttronica. Una vetrata di 12 metri si spalanca sul mondo, ruota a 360 gradi e osserva città, mare e terra da una diversa prospettiva. Si chiama “Nautoscopio” e significa: “strumento nautico per osservare il panorama”.

Immaginate che questa struttura, frutto del genio inventivo dell’artista Giuseppe Amato, sia nella propria città. E in effetti c’è: a Palermo, vicino porta Felice, all’inizio del giardino del Foro italico. Molti l’hanno notata svoltando da e per la Cala, ma non tutti sanno cosa sia effettivamente il Nautoscopio, opera finanziata e costruita nel 2009 interamente da privati senza alcun contributo pubblico, se non la concessione del suolo a pagamento. (a destra, foto tratta da panormita.it)

Immaginate anche che intorno alla struttura si sia organizzata una stagione di musica e teatro puramente estiva, ad Agosto e Settembre, per i palermitani rimasti in città e per i turisti che vogliono vivere la città proprio quando è meno stressante e più vivibile. E immaginate che gli spettacoli siano anche gratis. Anche questo c’è! Dal primo agosto al 16 settembre, il PaLab di Palermo in partenariato con il Nautoscopio, l’associazione culturale Il Gattopardo, l’Autorità portuale, e il Comune di Palermo (ambedue con patrocinio a titolo gratuito) porta musica e teatro proprio sotto il Nautoscopio in un punto panoramico della città, godibile anche salendo su questa straordinaria scultura-architettura mobile. (sotto, Nautoscopio, foto tratta da palermomania.it)

La rassegna, dal nome “Nautoscopio Arte 2012” è una prima assoluta e punta a valorizzare il rapporto tra Palermo e il mare laddove la qualità degli spazi e dei panorami è esaltata attraverso l’arte del passato e quella del presente. E la scelta del cartellone convince ulteriormente con gruppi e compagnie teatrali che rappresentano quell’humus fiorente della creatività siciliana non sempre nota ma d’alta qualità.

Il direttore artistico della rassegna è Alessandro Mancuso, autore di musiche e di canzoni, e manager artistico anche di altre rassegne a Roma.

Cosa ti ha convinto a tornare a Palermo per questa scommessa, realizzare un’iniziativa culturale finanziata interamente da privati?

“Quest’anno, spinto da un’ondata di cambiamento, per lo meno percepita, ho voluto rimettere il naso nella mia città e dare un contributo per scuotere un poco Palermo da qualche tempo assopita. Lo sto facendocon la speranza di coinvolgere i miei concittadini attraverso l’arte di gruppi culturali prevalentemente locali e di grande spessore in un punto straordinario della città rimarcato da un’opera che mi piace molto: il “Nautoscopio” di Giuseppe Amato.

Cosa ci dici sulla scelta dei gruppi?

“Per quanto riguarda la scelta degli stili musicali, è stata volutamente eterogenea, così da promuovere musica di tutti i generi, per quanto possibile: dal jazz alla musica popolare, al reggae al cantautorato, a diversi gruppi ‘indie’”.

Ma non solo musica, anche teatro…

“Teatro di narrazione, di ricerca e sperimentale. Per la danza ho avuto un po’ di difficoltà perché la location non è adeguata a causa dell’inevitabile umidità sul palco posto vicinissimo al mare. Una performance però l’ho voluta lasciare ed è Federica Masi, una strepitosa danzatrice del ventre che si esibirà il 12 Agosto insieme ad una videomaker, Valentina Di Miceli ”.

Diamo allora alcune notizie sul cartellone, pubblicato su www.palab.it.

Inaugura la rassegna, Venerdì primo Agosto alle 22.00 (aperitivo a partire dalle 19.00), il reggae di “Famiglia del Sud”: un duo capace di unire i solari ritmi giamaicani ad ancora più solari testi siciliani.

Proseguono altri 32 eventi tra cui spiccano performance teatrali inedite, anteprime di CD e personaggi noti e meno noti in città e in Italia.

Da segnalare “La Bottega Retrò”, progetto musicale interessantissimo. Le loro canzoni rassomigliano a una sorta di circo metropolitano, popolato da clown e donne a pezzi, da uomini normali e “riscossori di pizzo per passione”. Insieme a Cocò Gulotta e Alberto Di Rosa, si esibiranno giovedì 2 Agosto Rita Collura, Giampaolo Terranova e Pietro Chiaramonte.

Da non perdere Claudia Puglisi con “La Compagnia Prese Fuoco” che proporrà, mercoledì 8 Agosto, uno spettacolo teatrale tratto dai romanzi di Edgar Allan Poe, con la lettura di alcuni dei più celebri testi del maestro della letteratura horror riletti in chiave onirica ma anche ironica e grottesca.

Venerdì 10 Agosto Santi Scarcella ci delizierà con “Ciuri Ciuri Jazz”, un’opera-jazz che intreccia musica e teatro.

Mercoledì 22 Agosto ci saranno i “Sycamore Age”, super-gruppo “indie” da Arezzo (ben sette elementi) dalla grande complessità musicale e che spazia dal rock alla musica elettronica, dal folk all’etnica, con suggestiva voice in lingua inglese.

Venerdì 24 Agosto troveremo al Nautoscopio “Le Cordepazze” con il loro genere assolutamente nuovo e originale che riesce a mescolare pop con canzone d’autore e canzone popolare, e con testi di sofisticata attualità.

Il duo “Moschella-Mulè”, un marchio a Palermo, si esibirà domenica 26 Agosto in “Yellow Jazz. Storie da brivido.”: due attori, due personaggi, raccontano a ritmo di jazz storie tinte di giallo… ritrovandosi essi stessi protagonisti di curiose, intriganti, e atipiche notti… da brivido!

L’appuntamento forse più attraente è per venerdì 31 Agosto, con il trio Sergio Laviola, Giuseppe Urso, e Claudia Aronica. Un viaggio tra suoni e immagini il cui filo conduttore è il pulsare del pianeta in una moltitudine di forme espressive.

Venerdì 5 Settembre, da Enna, “I Petri Ca Addumunu” con la loro particolare vocazione per la ricerca delle musiche di strada nel bacino mediterraneo, a diretto contatto con l’Isola, la sua gente, i suoi migranti.

Un altro concerto imperdibile sarà quello di Lino Costa, per anni chitarrista dei “Tinturìa” (foto sotto, tratta da lapisnet.it) con il suo “Hypnotic Trio”, accompagnato da Roberto Pistolesi alla batteria e Mimmo Cacciatore al basso e che presenterà in anteprima il proprio ultimo CD al Nautoscopio mercoledì 12 Settembre.

Un’altra anteprima per la rassegna “Nautocopio Arte 2012” sarà quella di Giacco Pojero e Nino Vetri, venerdì 14 Settembre, con il loro nuovo spettacolo “15-18. Contro le scelleratezze del mondo, un uomo onesto si difende bevendo”, testo provocatorio e interessante.

Si conlcuderà domenica 16 Settembre con il concerto delle “Iotatola”, uno dei gruppi “indie” più apprezzati del panorama nazionale di musica indipendente, appunto “indie”. Il duo è formato da due donne: Simona Norato e Serena Ganci.

A presto, con divertimento, mare e cultura, al Nautoscopio di Palermo, dall’1 Agosto al 16 Settembre!

Maggiori informazioni sui siti:

www.nautoscopioxpalermo.com

www.giuseppeamato.it

www.palab.it

 

 

 

 

 


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Immaginate una grande scultura di legno e ferro, che è al contempo architettura e scultura, barca e casa mobile ideata per la terraferma e fornita di contrappeso nell’albero centrale per spostare il suo reale peso, equivalente a 10 tonnellate, con la sola forza delle braccia. Si manovra con le cime e i winch, e può sollevarsi fino a 18 metri dal livello del suolo senza tecnologia elttronica. Una vetrata di 12 metri si spalanca sul mondo, ruota a 360 gradi e osserva città, mare e terra da una diversa prospettiva. Si chiama “nautoscopio” e significa: “strumento nautico per osservare il panorama”.

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Immaginate una grande scultura di legno e ferro, che è al contempo architettura e scultura, barca e casa mobile ideata per la terraferma e fornita di contrappeso nell’albero centrale per spostare il suo reale peso, equivalente a 10 tonnellate, con la sola forza delle braccia. Si manovra con le cime e i winch, e può sollevarsi fino a 18 metri dal livello del suolo senza tecnologia elttronica. Una vetrata di 12 metri si spalanca sul mondo, ruota a 360 gradi e osserva città, mare e terra da una diversa prospettiva. Si chiama “nautoscopio” e significa: “strumento nautico per osservare il panorama”.

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