Formazione: colpo di scena, la Corte dei Conti non ha registrato i 900 milioni dell’Avviso 20

Colpo di scena sul cosiddetto Avviso 20, il mega piano di formazione professionale che prevede un finanziamento pari a 287 milioni di euro all’anno per tre anni. Contrariamente a quello che è stato detto qualche giorno fa in conferenza stampa dai rappresentanti del Governo regionale, la Corte dei Conti non ha registrato la spesa da effettuare a partire da quest’anno. La sezione di controllo si è limitata soltanto a pendere atto delle graduatorie. Di soldi non se ne parla proprio.

La sorpresa – che non è di poco conto – viene fuori leggendo la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana pubblicata ieri. Dove, per l’appunto, si possono leggere solo le graduatorie. Mentre del finanziamento dell’Avviso 20 non c’è traccia.

Il significato di tutto ciò è chiarissimo: la Sezione di controllo della Corte dei Conti, come già accennato, si è limitata a prendere atto delle graduatorie degli enti di formazione professionale della Sicilia: cioè di quelli ammessi al finanziamento e di quelli esclusi. Ma non ha approvato il finanziamento di circa 900 milioni di euro di risorse a valere sul Fondo sociale europeo (Fse).

In effetti, qualcosa di strano, nell’aria, c’era. Là Corte dei Conti, infatti, si è riservata di approvare, ad uno ad uno, i decreti di finanziamento. Ciò significa che il dipartimento regionale della Formazione professionale dovrà elaborare un decreto per ogni ente finanziato. Poi, ogni decreto, come già accennato, dovrà ripassare dalla Sezione di controllo della stessa Corte dei Conti per il ‘visto’ definitivo.

Questo, è noto, era chiaro anche il giorno in cui è venuta fuori la notizia della registrazione dell’Avviso 20 da parte della magistratura contabile. Ma nessuno immaginava che la Corte dei Conti avrebbe registrato un bando senza, però, approvare lo stanziamento. La verità è venuta fuori adesso, leggendo attentamente la Gazzetta Ufficiale della Regione.

In pratica, allo stato attuale dei fatti, la Corte dei Conti, come già accennato, ha solo registrato una lista di enti di formazione da finanziare. Ma non si sa con quante risorse finanziarie. Tutto è rinviato al momento in cui dovranno essere formulati e messi a punto – nero su bianco – i soldi da erogare ad ogni ente. E’ a qual punto che inizierà quella che il Governo della Regione ha dato per “cosa fatta” qualche giorno fa.

Allo stato dei fatti, sono evidenti tre cose.

Primo: è evdente che le ‘raccomandazioni’ romane non hanno intenerito i giudici della Sezione di controllo della Corte dei Conti.

Secondo:  evidente che, molto difficilmente, il Prof (Piano formativo) di quest’anno potrà iniziare in tempi stretti (non è da escludere che rimanga con le ‘valigie tra le mani’…).

Terzo: evidente che la magistratura contabile ha intuito che qualcosa che non va: altrimenti non avrebbe bloccato un finanziamento pari a circa 900 milioni di euro.

E’ per questo che l’assessore regionale al ramo, Mario Centorrino non si è ancora dimesso?

 


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