Formazione-Avviso 20: basta con le clientele!

Debbo chiedere scusa ai nostri lettori. Perché da un mese o giù di lì, nell’informarli sulle ‘avventure’ della formazione professionale siciliana, commetto ripetutamente un errore dovuto a un’erronea – da parte mia – lettura della documentazione che riguarda il cosiddetto Avviso 20. In queste settimane ho più volte scritto che il finanziamento di questo Avviso 20 è pari a 286 milioni di euro per tre anni. Mi sono clamorosamente sbagliato: il finanziamento è pari a 286 milioni di euro all’anno per tre anni!

Siamo davanti a una cifra pazzesca: quasi 900 milioni di euro in tre anni. Anzi, in due anni e mezzo, perché i primi cinque mesi di quest’anno sono già volati via.

A nostro parere questo Avviso 20 va fermato. Subito. Come abbiamo avuto modo di scrivere tante volte in queste settimane, i soggetti individuati dal governo della Regione ai quali erogare queste ingentissime somme – stando a quanto abbiamo letto sugli elenchi provvisori – sono uno scandalo. Si tratta, in larghissima parte, di enti riconducibili ai partiti e a due organizzazioni sindacali.

Come è stato scritto più volte non soltanto dal nostro giornale, ma anche da altri mezzi di informazione, gli enti di formazione che dovrebbero usufruire di questi fondi europei (i soldi dovrebbero essere prelevati, infatti, dall’Fse, sigla che sta per Fondo sociale europeo) farebbero capo ai parlamentari del Pd Benedetto Adragna, Luigi Cocilovo, Nino Papania, Francantonio Genovese e Salvatore Cardinale. Poi ci sarebbe il parlamentare regionale, Lino Leanza (Mpa). Quindi il parlamentare nazionale di Futuro e libertà, Carmelo Briguglio. E, ancora, il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca. A ‘bagnare’ il ‘becco’ alla grande, in questi fondi, ci sarebbero anche la Cisl e la Uil siciliane.

Questi i nomi che venivano fuori dagli elenchi provvisori dei ‘morti & feriti’, cioè degli enti che risultavano essere i ‘vincitori’ del bando. Una ‘vittoria’ beffarda e farsesca, perché a ‘premiare’ questi enti è la stessa politica siciliana che, in pratica, foraggia se stessa. Non possiamo essere più precisi perché il governo – e, in particolare, l’assessore al ramo, Mario Centorrino, e il dirigente generale del dipartimento regionale della Formazione professionale, Ludovico Albert, non hanno reso ancora noti gli elenchi definitivi, pur avendo inviato alla Corte dei Conti tutte le ‘carte’ dell’Avviso 20.

Tutte le carte? E’ la domanda che ci siamo posti quando abbiamo scoperto che, da lunedì, i funzionari della
magistratura contabile si sono piazzati negli uffici del dipartimento regionale della Formazione per visionare – supponiamo – documenti.

Nei giorni scorsi, grazie allo studio di alcuni documenti – sempre relativi agli elenchi provvisori -ci siamo accorti, numeri alla mano, che i fondi dell’Avviso 20 destinati alla formazione dei giovani risultano essere di gran lunga più che proporzionali al numero dei giovani che dovrebbero essere formati.

Da qui il dubbio che, come avvenuto da trent’anni a questa parte in Sicilia con i fondi regionali, la formazione – questa volta pagata con i fondi europei – serva più ai formatori che ai giovani da ‘formare’. In altre parole – e lo diciamo papale papale – abbiamo il timore che le risorse della formazione possano essere utilizzate per foraggiare, in modo surrettizio, la politica e alcne organizzazioni sindacali.

Per questo ci auguriamo che la Corte dei Conti impugni questo scandalo amministrativo che si chiama Avviso 20. Se c’è veramente la volontà di cambiare la Sicilia, vanno ‘definanziati, per dirla con l’assessore Centorrino,  gli enti formativi che fanno capo ai partiti politici – anzi, per essere più precisi: a determinati uomini politici dei quali si conoscono nomi e cognomi – alla Cisl e alla Uil.

E a proposito dei sindacati, ci chiediamo e chiediamo: come si fa a difendere i diritti dei lavoratori se poi si va insieme al governo regionale a ‘banchettare’ con la formazione professionale? Noi invitiamo Cisl e Uil siciliane a liberarsi dei cascami clientelari e a occuparsi dei lavoratori.

Quanto alla formazione professionale, noi ci auguriamo che a gestirla, già a partire dagli ultimi mesi di quest’anno, siamo gli Istituti professionali (che sono stati creati per questo) e le quattro Università siciliane per la parte che riguarda la media e alta formazione. E’ semplicemente incredibile – e citiamo solo un esempio – che un’agricoltura come quella siciliana, dalle mille potenzialità, debba restare priva di intelligenze professionali solo perché i fondi della formazione professionale – che adesso sono in larghissima parte i fondi europei – debbono alimentare le clientele di partiti e sindacati. E lo stesso discorso riguarda le facoltà di Economia e Commercio, di Ingegneria, di Architettura e via continuando.

Dobbiamo avere il coraggio di dire basta. E di voltare pagina. Veramente, però.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Debbo chiedere scusa ai nostri lettori. Perché da un mese o giù di lì, nell'informarli sulle 'avventure' della formazione professionale siciliana, commetto ripetutamente un errore dovuto a un'erronea - da parte mia - lettura della documentazione che riguarda il cosiddetto avviso 20. In queste settimane ho più volte scritto che il finanziamento di questo avviso 20 è pari a 286 milioni di euro per tre anni. Mi sono clamorosamente sbagliato: il finanziamento è pari a 286 milioni di euro all'anno per tre anni!

Debbo chiedere scusa ai nostri lettori. Perché da un mese o giù di lì, nell'informarli sulle 'avventure' della formazione professionale siciliana, commetto ripetutamente un errore dovuto a un'erronea - da parte mia - lettura della documentazione che riguarda il cosiddetto avviso 20. In queste settimane ho più volte scritto che il finanziamento di questo avviso 20 è pari a 286 milioni di euro per tre anni. Mi sono clamorosamente sbagliato: il finanziamento è pari a 286 milioni di euro all'anno per tre anni!

Debbo chiedere scusa ai nostri lettori. Perché da un mese o giù di lì, nell'informarli sulle 'avventure' della formazione professionale siciliana, commetto ripetutamente un errore dovuto a un'erronea - da parte mia - lettura della documentazione che riguarda il cosiddetto avviso 20. In queste settimane ho più volte scritto che il finanziamento di questo avviso 20 è pari a 286 milioni di euro per tre anni. Mi sono clamorosamente sbagliato: il finanziamento è pari a 286 milioni di euro all'anno per tre anni!

Debbo chiedere scusa ai nostri lettori. Perché da un mese o giù di lì, nell'informarli sulle 'avventure' della formazione professionale siciliana, commetto ripetutamente un errore dovuto a un'erronea - da parte mia - lettura della documentazione che riguarda il cosiddetto avviso 20. In queste settimane ho più volte scritto che il finanziamento di questo avviso 20 è pari a 286 milioni di euro per tre anni. Mi sono clamorosamente sbagliato: il finanziamento è pari a 286 milioni di euro all'anno per tre anni!

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]