"caro enzo bianco, caro francesco rutelli, rimborsate i soldi che avete sperperato". Firmato: gaspare nuccio, già dirigente della margherita.
“Rutelli e Bianco, ‘cacciate’ i soldi”
“Caro Enzo Bianco, caro Francesco Rutelli, rimborsate i soldi che avete sperperato”. Firmato: Gaspare Nuccio, già dirigente della Margherita.
Sono parole durissime, quelle messe nero su bianco da Gaspare Nuccio, un dirigente politico che gli ‘amici’ della Margherita si saranno amaramente pentiti di aver inserito nel loro partito. Perché adesso Nuccio, alle spalle una lunga militanza nella sinistra, sta tirando fuori tutto quello che sa sul finanziamento pubblico finito chissà dove.
“Il 21 Maggio 2012 – scrive Nuccio – è stata depositata una sentenza presso la cancelleria del Tribunale civile di Roma che accoglie il ricorso presentato da Gaspare Nuccio, Enzo Carra, Renzo Lusetti, Calogero Piscitello, Bernardo Bonfanti contro la Margherita che li aveva esclusi dalla partecipazione allAssemblea Federale del partito con motivazioni fortemente pretestuose. Il dispositivo della sentenza così recita: … In conclusione si deve verosimilmente ritenere che gli attori in quanto pacificamente associati alla Margherita e membri della Assemblea Federale, avevano diritto di partecipare alla riunione della Assemblea Federale del 20/6/2011 e che la loro mancata convocazione ha reso invalidamente costituita lassise e quindi invalide le delibere adottate.
Questa sentenza apre una nuova pagina nella tormentata vicenda della Margherita che fa dire a Gaspare Nuccio, componente dell’assemblea federale: Il famoso parere pro veritate che Francesco Rutelli e Enzo Bianco si erano fatti confezionare è carta straccia, e sarebbe bene che rimborsassero alla Margherita i soldi pubblici che hanno sperperato. Viene così ripristinato – aggiunge l’ex deputato Nuccio – il nostro diritto a partecipare e a decidere come e a chi destinare i soldi di un partito politico che non esiste più. Per quanto riguarda i soldi che Bianco e Rutelli hanno ricevuto nel 2010 e nel 2011 farebbero bene a restituirli rapidamente alla Margherita”.
“Anche questa vicenda – conclude Nuccio – dimostra che larroganza e la prepotenza non pagano, anzi vengono sanzionate.