Finanziaria: chi malafiura! E comincia il solito e osceno gioco dello scaricabarile

Adesso che è arrivata la batosta, si gioca a scaricabarile. La scure del Commissario per lo Stato sulla finanziaria regionale è stata pesantissima. Una impugnativa che rischia di far fare una ‘malafiura’ colossale alla classe politica siciliana per la portata di certe sviste (qui è possibile leggere il testo integrale)
Sarà anche per questo che, governo e Ars, ora si incolpano reciprocamente. Se è andata male, dicono dalla giunta Lombardo, è colpa dei deputati. E viceversa. Le dichiarazioni provenienti dai due fronti, inonderanno le agenzie di stampa per giorni. E, magari, voleranno pure parole grosse.
A dire il vero, però, al di là di questa ennesima sceneggiata, a noi risulta che la notte del 17 aprile, erano tutti d’accordo. Assessori e deputati, maggioranza e opposizione. Tutti insieme ad assemblare- in maniera, evidentemente, approssimativa -una norma sull’altra.

Ora però nessuno vuole riconoscerne la paternità. Ed ecco le accuse e le repliche tra governo e deputati di Sala d’Ercole: “L’impugnativa del Commissario dello Stato e’ la inevitabile conseguenza di un modo di procedere dell’Assemblea Regionale privo di armonia. Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si e’ preferito procedere in un modo che possiamo definire alluvionale” dichiarano il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao.“Le proposte formulate dal Governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in grado di coniugare rigore e sviluppo. L’accelerazione verificatasi nella notte finale e le ‘spinte’ da parte, purtroppo, di piu’ di un deputato di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai gruppi parlamentari”.

Accuse respinte al mittente da mezza Assemblea regionale, anche dal suo presidente: “Non poteva andare peggio di così – ha detto Francesco Cascio – visto che tutte le norme del governo sono state impugnate”. Ma il governo chiama in causa l’Assemblea nel fallimento della Finanziaria: “Hanno perso un’occasione per tacere”, ha commentato Cascio, “quello che non ha funzionato è stato il corredo di norme avanzate proprio dal governo. Al di là delle porcate fatte nella notte di martedì”.Insomma,  dopo la batosta, sembrano tutti caduti dalle nubi. E pronti ad accollare ai nemici ‘la malafiura’. Che comunque, resta comune. A pari merito: del governo e dell’Ars.

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