E noto che, ormai da quattro mesi, a sala dercole i 90 califfi soffiano nel vento, cioè non fanno un tubo, in attesa che il presidente della regione, raffaele lombardo, torni da roma con i soldi - almeno 600-700 milioni di euro - per tappare la falla della sanità. Una volta trovati questi soldi, gli altri capitoli di bilancio potranno potranno pure essere truccati, come è stato fatto nellultimo ventennio. Senza i soldi della sanità, però - queste, almeno fino ad oggi, le regole dellanno in corso - lombardo e lintera assemblea regionale siciliana si attaccheranno al tram.
All’Ars, il funerale dellIrfis
E noto che, ormai da quattro mesi, a Sala dErcole i 90 califfi soffiano nel vento, cioè non fanno un tubo, in attesa che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, torni da Roma con i soldi – almeno 600-700 milioni di euro – per tappare la falla della sanità. Una volta trovati questi soldi, gli altri capitoli di bilancio potranno potranno pure essere truccati, come è stato fatto nellultimo ventennio. Senza i soldi della sanità, però – queste, almeno fino ad oggi, le regole dellanno in corso – Lombardo e lintera Assemblea regionale siciliana si attaccheranno al tram.
In attesa che questa farsa sul bilancio prenda forma, lArs si diletta sul nulla, a parte i tentativi, fino ad ora tutti stoppati dal commissario dello Stato, di stabilizzare i precari di turno. Alla noia parlamentare di queste settimane ha fatto eccezione la seduta daula di ieri. Se non altro perché è stata fatta ‘ferale’ chiarezza sullIrfis, il glorioso Istituto regionale per il finanziamento alle industrie che l ascarismo politico odierno ha finito di distruggere.
Interessante è risultata la presentazione della mozione sullIrfis presentata dai parlamentari del Pdl DAsero, Leontini, Torregrossa, Caputo, Bosco, Limoli, Corona, Mancuso, Beninati, Scoma, Falcone e Pogliese, che è stata accettata dal governo come raccomandazione (che è come raccomandare la pecora a lupo…). Ad illustrare la mozione è stato il deputato Nino DAsero.
Nei suoi quattro anni di sostanziale parcheggio – ha detto DAsero – lIrfis ha soltanto visto abbassare i propri crediti. Ora, dopo il suo declassamento da banca a finanziaria, ho profuso per il suo salvataggio tutto il mio impegno politico: ho depositato due interrogazioni e ho anche chiesto la presentazione di un piano industriale per il suo potenziamento. Ma il governo non lo ha mai presentato come non ha mai creato il tavolo tecnico che sempre io richiedevo e il degradamento dellIrfis è una iattura per tutta la Sicilia, perché attacca in maniera letale la sua microimpresa, spina dorsale delleconomia isolana.
Arroganza istituzionale e mancanza assoluta di pareri richiesti -ha aggiunto DAsero -: questo il modo di rispondere del governo, con un sonoro silenzio. Il risultato? La morte effettiva dellIrfis, unico baluardo della Regione siciliana che potesse virtuosamente intervenire nei confronti del micro-credito, pensando a una banca di sviluppo o di secondo livello.
Ma lazione venefica non si è limitata a questo – ha precisato ancora il deputato del Pdl -: gravissimo è, per esempio, che lUnicredit abbia rilevato quel ramo di azienda con quei crediti che aveva svalutato in bilancio
dunque, unoperazione ai danni della Regione. Senza considerare che abbiamo regalato, come Regione, la licenza di banca. È difficile o impossibile sostenere che lazione del governo sia stata fatta nellinteresse della Sicilia. Una vera e propria actio criminis, piuttosto, nei confronti della Sicilia, specialmente in un momento di economia più che asfittica: senza respiro.
Per DAsero, si è perduta loccasione per dare una risposta positiva. E ancora: Lazione a favore delle imprese che oggi Unicredit sbandiera, con quali armi si farà?, si è chiesto il parlamentare. Se è necessario un supporto finanziario e di servizi
perché smantellare lIrfis?. La verità, ha concluso il deputato, è che con il declassamento dellIrfis è stata scritta una pessima pagina per la Sicilia!.
Dopo l’illustrazione di D’Asero hanno preso la parola Salvino Caputo e l’assessore per l’economia Gaetano Armao, che può essere considerato l’organizzatori – o il ‘becchino’, fate voi – del ‘funerale dell’Irfis’.
E poi? La discussione sulla relazione conclusiva della commissione parlamentare speciale sul piano di informatizzazione della Regione siciliana, con particolare riferimento agli affidamenti alla società ‘Sicilia e-servizi’ spa è andata sostanzialmente a farsi benedire. Nelle more – informa la news letter dellArs – la commissione dindagine è stata autorizzata a riunirsi.
Sala dErcole tornerà a riunirsi martedì 7 febbraio alle ore 16,00 con il seguente ordine del giorno puntualmente riportato dalla news letter:: 1) Svolgimento di interrogazioni e di interpellanze della rubrica “Beni culturali e identità siciliana”; 2) Discussione sulle comunicazioni del Governo circa l’esito dell’incontro del Presidente della Regione con il Presidente del Consiglio dei Ministri sulla crisi dell’economia siciliana; 3) Informativa del presidente della Regione sugli orientamenti del Governo Nazionale circa la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina; 4) Discussione unificata di mozioni, di interpellanze e interrogazioni in materia di Punti nascita.