Ieri a muntagna ha offerto uno spettacolo silenzioso, con una tripla colonna di fumo bianco che si alzava dai crateri sommitali. «E' un fenomeno meteorologico legato al degassamento e a una debole attività vulcanica che è costante da mesi, solo che ieri non c'era vento e allo stesso tempo c'era molta umidità», spiega il vulcanologo dell'Ingv Boris Behncke. Guarda le foto
Etna, triplo pennacchio di gas al tramonto Behncke: «Vuole imitare lo Stromboli»
Due o anche tre pennacchi di gas dai crateri sommitali. Da ieri l’Etna concede l’ennesimo spettacolo, questa volta più silenzioso ma altrettanto spettacolare, soprattutto se combinato con le tinte calde di un tramonto ormai quasi estivo. Se ne sono accorti in tanti che hanno riempito i social network di immagini. «E’ un fenomeno meteorologico legato al degassamento e a una debole attività vulcanica che è costante da mesi – spiega il vulcanologo dell’Ingv Boris Behncke – solo che ieri non c’era vento e allo stesso tempo c’era molta umidità, quindi si forma più condensa e i gas, costituiti per lo più da vapore acqueo, si alzano verticalmente».
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La doppia, a volte tripla, colonna bianca è dovuta alla contemporanea attività di degassamento della Bocca nuova – formatasi nel 1968 e che insieme alla voragine forma il cratere centrale – e del cratere di Nord Est. A questo si aggiungono le esplosioni del nuovo cratere di Sud Est che continua la sua debole attività stromboliana da marzo. «Dall’8 giugno – scrive l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – tale attività mostra una leggera intensificazione, con esplosioni stromboliane separate da intervalli di pochi minuti, che a volte producono piccoli sbuffi di cenere che vengono rapidamente dispersi dal vento. Nella notte del 9-10 giugno, molte esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi del cono del Nuovo cratere di sud est».
«Il degassamento è un fenomeno normale – conclude Behncke – solo che di solito i gas vengono schiacciati dal vento sul fianco del vulcano e sono meno visibili. Possiamo dire che in queste settimane l’Etna vuole imitare lo Stromboli».
[Foto fuori di Turi Caggegi ]