Castelvetrano, il corteo antimafia dopo frasi commissario Fava: «Vicini a Caccamo, la reazione non è buon segnale»

È già successo, succederà ancora. I giovani siciliani tornano in piazza a manifestare contro chi descrive alcuni atteggiamenti figli di una cultura mafiosa, invece di scagliarsi contro i padri di quella cultura. Succede a Castelvetrano, dove domani la comunità scenderà in piazza, seppure con le migliori intenzioni, ma mirando all’obiettivo sbagliato. Era già avvenuto, due anni fa, a Corleone, altra comunità spesso associata a fatti di mafia, che in quel caso si schierò contro il giornalista di Repubblica, Salvo Palazzolo, per aver raccontato la fermata di una processione davanti casa di Ninetta Bagarella, la moglie del sanguinario boss Totò Riina. Anche in quel caso i giovani scesero in piazza sotto lo slogan Io non mi inchino, ribellandosi contro la stampa che aveva raccontato l’episodio, confermato da diversi presenti e dalle forze dell’ordine, ma negato da molti altri.

Domani invece saranno i castelvetranesi a scedere in piazza. Ma la manifestazione, dalla quale si sono via via defilate diverse sigle, a partire dalla Cgil, è diventata anche l’occasione per opporsi alle parole di Salvatore Caccamo (nella foto con Claudio Fava), commissario del Comune, dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. Il caso è scoppiato a inizio settimana, quando Caccamo, ospite a Uno Mattina, ha ammesso di aver trovato una certa resistenza da parte della comunità castevetranese. Un dato che non sarebbe mutato nel tempo, per «un problema di cultura». Così ecco che da alcuni post sui social network è nata l’idea del corteo, per dire che non tutti i castelvetranesi sono mafiosi. Una rivendicazione legittima, ma che di fatto, si scaglia contro chi ha parlato di cultura radicata nel territorio, piuttosto che puntare il dito contro il boss Matteo Messina Denaro, la vera ragione per cui spesso quando si parla della città del Trapanese, ci si riferisce a fatti di mafia.

Per la Cgil «affermare di non essere mafiosi è un importante segnale in un territorio fortemente permeato dal sistema criminale e mafioso, ma nello stesso tempo non si possono disconoscere le infiltrazioni mafiose nella politica e nell’economia del territorio che hanno portato allo scioglimento del Comune». Gli organizzatori, dal canto loro, hanno cercato di aggiustare il tiro, in una nota in cui si fa sapere che «il corteo non è contro la commissione straordinaria, né contro le istituzioni, né contro lo Stato, né contro gli uomini delle forze dell’ordine, né contro la stampa che, tuttavia, ha spesso offerto un’immagine a tinte fosche della città. Il corteo – rimarcano gli organizzatori – è il primo vero segnale forte che questa comunità, sovente incapace di mostrare coesione, vuole lanciare a tutto il territorio nazionale e alla stampa, che troppo spesso nel raccontare le brillanti operazioni portate avanti dalle forze dell’ordine nella lotta alla mafia, è stata meno prodiga nel raccontare che questa comunità ha una parte sana, laboriosa, onesta, che vuole gridare ad alta voce che nulla vuole avere a che spartire con la mafia, con Messina Denaro, con i suoi sodali».

Ma la nuova presa di posizione non ha convinto in molti, al punto da portare il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, a Castelvetrano per manifestare il proprio sostegno, e quello dell’intera commissione, ai commissari. «Convocare a Castelvetrano una manifestazione di piazza per tutelare il buon nome della città è legittimo, ma non lascia traccia – ha detto ieri il deputato regionale -. Amministrare da commissari straordinari quel Comune, sciolto per mafia un anno fa, comporta fatica, rischi e solitudine. Ma è anche uno strumento prezioso per restituire agibilità democratica all’amministrazione e all’intera comunità». Sulle critiche a Caccamo, Fava ha detto: «Di fronte al rischio, sempre attuale, di veder delegittimato l’operato di chi è impegnato a recidere i condizionamenti mafiosi che Castelvetrano ha subito, le istituzioni hanno il dovere di far sentire chiara e netta la propria voce». Ed è per questo che il presidente della commissione Antimafia ha tenuto a ribadire che «a Castelvetrano stiamo affianco di chi rappresenta lo Stato sul fronte della legalità e del contrasto alla mafia».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]