Rizza, Musumeci: «No voti a miei impresentabili» Ma Miccichè non ci sta: «È giustizia a orologeria»

Quello delle liste pulite è destinato a essere ricordato come il refrain di questa campagna elettorale. Specialmente dalle parti del candidato del centrodestra Nello Musumeci. La richiesta di non inserire nelle liste persone che, a vario titolo, potessero inquinare il messaggio di legalità che il leader di Diventerà bellissima voleva trasmettere ai siciliani è stata ampiamente disattesa. E continua a trasformarsi in un boomerang per chi ritiene che l’aspirante governatore non abbia l’incisività necessaria a dettare la linea all’interno della coalizione.

Dopo i casi di Riccardo Pellegrino – il consigliere comunale catanese sulla cui candidatura Musumeci ha più volte tentato di porre il veto -, la condanna ma con pena sospesa, dell’ex sindaco di Milazzo Carmelo Pino, è di oggi la notizia dell’arresto del primo cittadino di Priolo Antonello Rizza, già ritenuto il più impresentabile degli impresentabili per via dei quattro processi in corso. Rizza è finito ai domiciliari per accuse riguardanti presunte turbative d’asta e favori fatti agli imprenditori amici, in un’inchiesta che coinvolge altre 16 persone, tra le quali due dirigenti comunali.

Una storia che ha già dato il la agli attacchi degli avversari politici di Musumeci – su tutti Cancelleri e Fava -, con il candidato presidente del centrodestra che, pochi minuti fa, ha diffuso una nota per rimarcare la propria estraneità all’ingresso in lista di Rizza. «Saranno i cittadini a fare pulizia dei candidati impresentabili, quella pulizia che non sono riusciti a fare i partiti – dichiara -. È una tara genetica che ci portiamo dietro noi siciliani. Dobbiamo convincerci che rinunciare a diecimila voti è sempre meglio che perdere la credibilità politica». Il candidato ha poi ribadito l’invito a non votare i candidati che hanno problemi con la giustizia. 

Parole che non solo non scacciano l’imbarazzo di sapere che tali voti serviranno comunque a sostenere la propria corsa a Palazzo d’Orleans, ma potrebbero anche riaccendere gli attriti con gli alleati della coalizione. A partire da Gianfranco Miccichè, che già nelle settimane passate si era opposto ai diktat di Musumeci. E dal commissario di Forza Italia arriva un commento dal tenore senz’altro diverso: «Io sono disponibile a fare grandi sacrifici per la legalità in questo Paese, veramente grandi sacrifici, se almeno la magistratura li facesse pure», risponde a MeridioNews, quando gli si chiede se il partito chiederà a Rizza un passo indietro. 

Le parole di Miccichè fanno esplicitamente riferimento all’ipotesi di una giustizia a orologeria. «Perché è proprio la magistratura a perdere credibilità quando interviene in piena campagna elettorale con un arresto o con indagini a carico di un candidato – si legge in una nota -. Se un magistrato ha le carte per dimostrare la colpevolezza di qualche politico, non aspetti di sapere con quale simbolo o schieramento costui correrà». La posizione di Miccichè è anche quella dell’onorevole Stefania Prestigiacomo, principale sponsor della candidatura di Rizza, che a MeridioNews dichiara di condividere la tesi sulla giustizia a orologeria

Dichiarazioni in linea con il pensiero del commissario provinciale di Forza Italia a Siracusa, Edy Bandiera, inserito nella lista che concorrerà per l’elezione all’Ars proprio insieme a Rizza. «È motivo di particolare turbamento accorgersi che queste cose accadono in campagna elettorale», commenta Bandiera a MeridioNews. Che poi sulla questione impresentabilità di Rizza sottolinea che «si tratta di accuse e non di condanne definitive». Sorvolando sul fatto che, già prima di oggi, il sindaco Priolo doveva già rispondere a 22 capi di imputazione.

Nel partito di Silvio Berlusconi non sono però tutti a pensarla allo stesso modo. Come nel caso del capogruppo all’Ars Marco Falcone: «Dinanzi alla gravità dei fatti la serietà di un partito impone il pieno rispetto, oltre che fiducia, nelle istituzioni, a iniziare dalla magistratura – dichiara -. Disquisire sulla tempistica, ancorché legittimo, rischia di apparire una inutile e inopportuna contrapposizione con chi svolge il proprio lavoro a prescindere dalle dinamiche elettorali». Falcone, che nei mesi scorsi aveva condiviso gli appelli di Musumeci sul caso Pellegrino salvo poi rimettere tutto al codice etico promosso dalla commissione Antimafia, fa poi riferimento alle liste pulite. «Le forzature o gli inserimenti dell’ultimo momento, solo nell’idea di potere acquisire un patrimonio elettorale, dimostrano tutta la loro fragilità – continua -. I partiti, a iniziare da Forza Italia, facciano un passo indietro e se tengono realmente al bene della Sicilia si affidino interamente a Nello Musumeci senza creargli imbarazzi con inopportune esternazioni o con ingerenze dal sapore di vecchia politica che non sono più giustificabili».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]