Fioretto d’oro grazie ai siciliani Avola e Garozzo Sul tetto del mondo nella gara a squadre, Usa ko

Eccellenza nell’eccellenza: la scherma siciliana si conferma ancora una volta la guida di un movimento, quello azzurro, ormai al vertice mondiale da decenni. L’ennesima gioia arriva dal fioretto maschile che, dopo una rimonta iniziale, riesce a tenere a distanza la forte squadra statunitense battendola con quattro stoccate di vantaggio. Grande gioia per l’acese Daniele Garozzo, già vincitore della medaglia di bronzo nella gara individuale, e per il modicano Giorgio Avola che, avendo iniziato il Mondiale da riserva, ha preso il posto di Andrea Cassarà.

La finale inizia in salita: dopo il primo giro infatti gli Usa sono avanti 15-8. A questo punto sale in cattedra Giorgio Avola, fondamentale nella rimonta azzurra: il modicano delle Fiamme Gialle, classe 1989, dimentica la delusione per l’eliminazione nelle gare individuali e contro Alexander Massialas recupera magistralmente le sette stoccate di svantaggio. Il sorpasso sugli statunitensi arriva grazie a Daniele Garozzo che contro Chamley-Watson chiude il suo assalto sul 30-27: quindi tocca ancora ad Avola scavare il solco decisivo, affrontando Race Imboden e allungando a otto le stoccate di vantaggio sul 35-27. Lo strappo non si ricuce più: tocca a Garozzo l’onore di mettere a segno il punto decisivo contro Massialas, confermando il fioretto italiano sul tetto del Mondo.

Una medaglia con una forte impronta siciliana che in parte mitiga la delusione dell’eliminazione agli ottavi di finale della squadra di spada femminile, con Rossella Fiamingo in pedana, e quella ai quarti della spada maschile: non è riuscita l’impresa agli azzurri, battuti dalla Svizzera 20-22 nonostante la presenza del neo campione del mondo Paolo Pizzo e di Enrico Garozzo.

Sono parole di gioia quelle pronunciate a caldo da Avola, grande protagonista della rimonta che ha dato il via alla vittoria: «Dico sempre di non voler rivivere una sofferenza così. È difficile star sotto e provare a recuperare la gara punto a punto: mi ricorda un po’ quello che è successo alle Olimpiadi del 2012 (rimonta sul Giappone in finale): sono stati dei bei momenti, è venuta fuori una bella scherma. Penso che questo successo ce lo meritiamo tutto».

Daniele Garozzo, 25enne atleta delle Fiamme Gialle, sembra invece aver già smaltito la delusione per l’oro mancato nella gara individuale: «Questo è un successo stupendo – ribadisce il fiorettista dopo la finale – che viene con dei compagni di squadra ai quali sono molto legato: siamo felicissimi. Vorrei dedicare questa vittoria ad Andrea Baldini (fiorettista, già campione Olimpico, Mondiale ed Europeo, ndr), che lo scorso anno ai Giochi Olimpici di Rio aveva fatto parte di questa squadra, vivendo con noi quella débacle (azzurri quarti, sconfitti da Francia e Usa). Questo riscatto vale anche per lui».


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