Elezioni, per i leader politici nessuno esce sconfitto Raciti: «Risultati premiano il Pd dove è stato unito»

È un risveglio amaro, quello di oggi, per la politica siciliana. Resta alto l’astensionismo, considerato il coinvolgimento dei territori alle elezioni amministrative, le più sentite a livello locale. Centrodestra avanti a Vittoria e Caltagirone, il Movimento 5 stelle in testa nell’Agrigentino, a Porto Empedocle e Favara, ma soprattutto ad Alcamo, mentre i pentastellati portano a casa già il sindaco di Grammichele al primo turno.

Risultati che rappresentano, secondo Giancarlo Cancelleri, «un premio che i cittadini danno a chi ha lavorato nel territorio per il bene comune e rappresentano un incoraggiamento ed uno stimolo per fare sempre meglio in futuro. Ora il Movimento fa breccia in continuità anche nei Comuni, dove storicamente l’influenza e i laccioli della vecchia politica hanno sempre dimostrato di essere fortissimi: è la prova che cambiare si può e si deve».

A sentire i leader della politica regionale, sembra quasi che queste amministrative non abbiano avuto sconfitti. Ma a ben vedere, la polvere sembra essere stata nascosta sotto il tappeto. E neanche particolarmente bene. È il caso di Alice Anselmo, capogruppo dei democratici all’Assemblea Regionale Siciliana, che si dice «contenta del risultato», nonostante ammetta che «si sarebbe sicuramente potuto fare di meglio». «Sinceramente – sottolinea ancora – immaginavo un risultato maggiore dei 5 stelle. Invece occorre registrare che il voto di protesta c’è stato, ma la gente comincia a capire di che pasta sono fatti. Intanto sto andando a fare gli auguri al nostro sindaco a Terrasini, poi è chiaro che c’è un evidente risultato dei 5 stelle che ci deve indurre ad aggiustare il tiro». È ottimista la capogruppo dei 5 stelle all’Ars, Angela Foti, secondo cui «non si può non guardare con speranza a questi segnali. La gente ha capito finalmente che il voto clientelare alla lunga non paga e assieme a noi vuole cambiare radicalmente direzione. Dimostreremo con i fatti che la fiducia che è riposta in noi è meritata».

 «Siamo al ballottaggio – sottolinea invece il segretario regionale dei democratici, Fausto Raciti – in quasi tutti i Comuni a doppio turno con un’affermazione netta dei nostri candidati nei comuni sotto i 15mila abitanti. Il voto ci premia dove abbiamo saputo conciliare unità e credibilità, ci penalizza nei casi di fine traumatica della nostra esperienza di governo, come ad Alcamo, o dove hanno prevalso le divisioni. Caltagirone, Canicattì, Favara, Porto Empedocle, Giarre, Noto sono le nostre priorità dei prossimi giorni: a queste sfide lavoreremo da subito per unificare il nostro campo. Vogliamo, con sforzo reciproco, dare una mano anche ai candidati che sono espressione delle forze che sostengono con noi il governo della Regione».

Parla di «isola felice per l’Udc» l’ex segretario regionale dei centristi Gianluca Micciché, oggi assessore al Lavoro nella giunta Crocetta. «Il successo delle nostre liste e dei nostri candidati – aggiunge – premia l’impegno della nostra classe dirigente e può essere un’ottima base di partenza per ricostruire una proposta politica popolare e moderata. Tra i risultati spicca la vittoria del presidente del partito Margherita La Rocca Ruvolo che diventa sindaco di Montevago e l’affermazione delle nostre liste nei Comuni, sempre vicine e in alcuni casi oltre il 10 per cento». Parla di bilancio positivo anche Gianpiero D’Alia, che sottolinea come l’Udc sia «a due cifre ovunque abbiamo presentato liste. Purtroppo – ammette – non c’è una omogeneità nella presentazione delle liste, non c’è stata una coesione della maggioranza che sostiene Crocetta alla Regione anche nel caso delle elezioni amministrative. È chiaro che bisogna lavorare perché tutto ciò possa essere ricompattato per il futuro».

Ottimista persino Gianfranco Micciché, secondo cui Forza Italia «può vantare tanti motivi di soddisfazione, da Patti, fino a Caltagirone. Bisogna considerare – ha aggiunto il leader dei berlusconiani siciliani – che abbiamo ricominciato da pochi mesi, siamo soddisfatti del percorso intrapreso, adesso si lavora per gli appuntamenti elettorali del 2017». Non è dello stesso avviso il deputato forzista Vincenzo Figuccia, secondo cui «la tornata elettorale impone una riflessione immediata in Sicilia, come nel resto del Paese, nell’ambito del centrodestra». Una riflessione che, c’è da scommetterci, non si farà certo soltanto in casa Berlusconi.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]