Il presidente interviene via Skype e dopo aver spiegato le ragioni dell'esonero del mister di Ascoli introduce il nuovo allenatore. Il mister di Ravenna è molto motivato e confida nei valori della squadra.
Zamparini annuncia quattro acquisti di qualità Il tecnico: «Giocatori con Iachini? Mi fa piacere»
Si è chiuso il ciclo Iachini, inizia l’era Ballardini. Si tratta, in realtà, di un Ballardini-bis dato che il tecnico di Ravenna ha guidato il Palermo nel campionato 2008/09 culminato con l’ottavo posto in classifica. A dare il benvenuto al neo-allenatore rosanero è stato il presidente Zamparini intervenuto in conferenza via Skype: «È una serata triste – esordisce il patron – perché lasciare a casa un amico come Iachini è ancora un trauma che devo digerire. Ritenevo giusto, da presidente, prendere decisioni per il bene del Palermo Calcio e la mia valutazione è stata lunga e ponderata con il supporto di alcuni consulenti che ho contattato. La zona retrocessione è a tre punti nonostante la vittoria con il Chievo ma se non avessimo vinto come avremmo meritato sul campo, saremmo in zona B».
«Quest’anno – ammette – non ero in sintonia con Iachini, avere un allenatore non contento della sua squadra non rientra nelle mie corde. Non considero il Palermo una squadra scarsa, è sullo stesso livello di Genoa, Sampdoria e altre e a gennaio interverrò sul mercato. Ho chiesto a Guidolin se era interessato a prendere la guida della squadra, la scelta alla fine è stata fatta tra tre-quattro allenatori. Considero Ballardini il più utile anche perché già conosce la piazza. Se c’è una cosa che manca al Palermo è l’entusiasmo, il calcio senza entusiasmo non si fa, e spero che Ballardini riporti proprio questo. Siamo una squadra forte anche quest’anno, composta da giocatori che non ritengo affatto scarsi».
I giocatori si sono schierati sui social dalla parte di Iachini. «Non mi preoccupo, ho lasciato a casa Iachini perché la squadra non stava più giocando a calcio. Intendo prendere 3-4 giocatori di grande qualità e che facciano la differenza. La decisione di esonerare Iachini è maturata dopo Napoli. La prestazione mi ha deluso, non tanto per il risultato ma per l’atteggiamento. Iachini era in conflitto con la società, io voglio collaborazione. Non c’era più dialogo con lui, la squadra con il Chievo ha reagito ma se Paloschi avesse segnato ci avrebbero affossato. Perché Ballardini? Voglio portare il Palermo ai livelli che ci competono, voglio lottare per le coppe e costruirò certamente stadio e centro sportivo. Mi auguro, inoltre, che arrivi il ds Foschi per il futuro, con lui mi sento tutti i giorni».
Dopo l’intervento del presidente, la parola passa a Ballardini introdotto dal ds Gerolin. «Penso che, ad oggi, questa è la classifica che il Palermo si è guadagnato e meritato – dice Ballardini – I punti (14, ndr) non sono tantissimi ma non sono neanche pochi. Che i giocatori siano legati al vecchio allenatore mi fa solo piacere perché sono degli uomini che finora hanno lottato. Io sono subentrato otto volte anche in seconda battuta, ho questo record, e quando subentri hai pochissimo tempo e il margine di errore è minore». Il tecnico di Ravenna dà anche delle indicazioni sul piano tattico: «Ricordo Cavani che con noi ha fatto tanti gol da attaccante, io prediligo i giocatori di qualità. Mi piace avere giocatori che hanno padronanza nella gestione della palla assieme ai loro compagni. È fondamentale che i giocatori capaci siano bravi a fare la fase difensiva. I primi difensori di quel Palermo erano Cavani e Simplicio. Vazquez? È un grande giocatore, è certamente un giocatore offensivo, mi pare anche sia generoso. Sicuramente non può fare la prima punta. Il Palermo – aggiunge – ha tanti giocatori bravi, forti. Questa forza la dobbiamo mettere per fare in maniera adeguata entrambe le fasi di gioco. Non ci sono tanti giocatori di esperienza e da questo punto di vista dobbiamo colmare questo gap».
Il tecnico è molto carico: «Domani ci conosceremo con i giocatori, abbiamo grande voglia di lavorare e daremo tutto ciò che abbiamo. Diremo come siamo fatti e il tipo di idee che vogliamo trasmettere. Richiamato dalla stessa società per la terza volta? Fa piacere perché vuol dire che il lavoro viene riconosciuto. Invidio il presidente del Palermo perché quello che ha in testa dice e lo fa sempre e questo è rarissimo in un ambiente come il calcio». Dopo la sosta il Palermo affronterà la Lazio, altra ex squadra di Ballardini: «Con i biancocelesti abbiamo vinto una Supercoppa ma era una situazione complicatissima con diversi giocatori fuori rosa. Siamo consapevoli che affronteremo una squadra fortissima ma dobbiamo fare ciò di cui siamo capaci e con i nostri mezzi che non considero scadenti». Il tecnico è fiducioso sulle prospettive dei rosa: «Fa piacere sentire che il presidente vuole intervenire sul mercato per fare le cose bene, vogliamo avere una qualità sostanziosa cioè una squadra compatta che sa attaccare e difendere nello stesso tempo. Abbiamo un grande attaccante come Gilardino e altri giocatori offensivi che possono fare molto bene. Ognuno di noi ha il suo credo e il suo metodo di lavoro ma chi mi ha preceduto ha fatto benissimo».